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La sala dove si è tenuto il convegno presso il Museo
della Marineria di Cesenatico |
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Il direttore del Museo Davide Gnola e Stefano Medas
introducono i lavori |
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Da sinistra Zamir Tafilica, parla delle Tipologie dei
natanti tradizionali nelle acque di Scutari (Albania)a
destra Luigi Divari |
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Lucia Rita Federica Valenti, Marineria siciliana.
Uomini, barche, simboli e riti |
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Gianfranco Munerotto, I colori della Marineria Veneziana |
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Carlo Beltrame, Elisa Costa, Il relitto tardo-antico di
Santa Maria in Padovetere a Comacchio (FE) |
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Gilberto Penzo, La ricostruzione dell'armo velico della
peota di casa Savoia |
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Alessandro Asta, Stefano Medas, Eros Turchetto, Indagini
archeologiche nell’Arsenale di Venezia, Tese della
Novissima, 2014-2015 |
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Nicola Bressi, Luigi Fozzati, Le imbarcazioni monossili
del Golfo di Trieste. Storia,
conservazione e valorizzazione |
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Marta Laureanti, Claudio Fadda, Comunità fluviale e
paesaggio culturale del fiume Sile |
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Daniela Giampaola, Giulia Boetto, Vittoria Carsana,
Barbara Davidde, Antonella Di Giovanni,
Giulia Galotta, Chiara Zazzaro, Nuovi relitti dagli
scavi del porto antico di Napoli |
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pausa pranzo con il pesce arrostito |
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Giovanni Panella, Guido Rosato, Un’imbarcazione per un
porto di antico regime: le chiatte del porto di Genova |
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Chiara Zazzaro, Il contributo italiano allo studio delle
imbarcazioni tradizionali del Mar Rosso
e del Golfo Persico: fascino letterario, testimonianze
storiche e studi recenti |
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Fabio Fiori, Moscone o pattino? Storia di una barca da
spiaggia
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Davide Gnola, Il ritorno della Falcia. Una barca tra
conservazione e didattica, in ricordo di
Siro Ricca Rosellini |
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Il convegno si è concluso con Stefano Medas che ricorda il
grande studioso Riccardo (Dino) Brizzi |
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Mostra di modelli di Giuseppe Zannini |
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III Convegno
Nazionale di
Archeologia Storia Etnologia Navale
Cesenatico, Museo della Marineria, 15-16 aprile 2016 |
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Torna a
Cesenatico il 15-16 aprile il Convegno Nazionale di
Archeologia, Storia ed Etnologia Navale, promosso e
organizzato dall’Istituto Italiano di Archeologia e
Etnologia Navale (ISTIAEN) insieme al Museo della
Marineria di Cesenatico, sede dell’iniziativa. È la
terza edizione di questo appuntamento, che si svolge dal
2008 con cadenza quadriennale.
Archeologia,
storia, etnologia navale: su queste materie l'Italia
produce ogni anno importanti ritrovamenti, studi ed
esperienze, frutto del grande impegno di specialisti di
assoluto rilievo che lavorano nelle Università, nelle
Soprintendenze, nei musei, nelle imprese, e che
purtroppo non emerge spesso all’attenzione dei media,
catturati solo dai ritrovamenti più spettacolari. Eppure le
acque italiane, siano esse quelle dei mari che
circondano la penisola e le isole, o quelle di fiumi e
laghi, hanno una grande storia da raccontare, a
testimonianza di un passato dove l’acqua è stata
elemento centrale delle relazioni, dei commerci, della
vita quotidiana.
Il convegno di
Cesenatico, sin dalla sua prima edizione nel 2008,
ha sempre
avuto questa duplice caratteristica di essere un momento
di confronto
tra specialisti, e insieme una occasione di divulgazione
e promozione per
il più vasto pubblico di coloro che amano il mare e sono
affascinati dalla sua storia e cultura.
Il programma delle due
giornate di convegno prevede 40
relazioni suddivise
nelle tre sezioni principali dedicate rispettivamente
all’archeologia, alla storia, all’etnologia, più una poster
session nella
quale saranno ospitati contributi brevi in forma di poster e
di presentazioni
video e multimediali, con le quali altri studiosi
potranno rendere noti ulteriori temi e proposte di
ricerca. A chiusura del programma è prevista anche una
breve rassegna bibliografica di nuove pubblicazioni.
È inoltre motivo
di grande soddisfazione per Cesenatico, il suo museo e
l’ISTIAEN, ospitare nella cornice del convegno il
meeting del comitato esecutivo dell’European Maritime
Heritage (EMH), l’associazione nordeuropea di
riferimento per quanto riguarda la salvaguardia della
tradizione e storia marittima.
La prima giornata
di venerdì
15 aprile, dopo il saluto inaugurale del Sindaco
di Cesenatico Roberto Buda, vedrà svolgersi le due
sezioni di archeologia al mattino e di storia navale al
pomeriggio, precedute da uno speciale intervento
dedicato all’Albania, paese adriatico di grande
interesse per la sue tradizioni di storia navale, che
merita di essere maggiormente conosciuta. Si passerà
così dai natanti di epoca neolitica sino agli scafi di
età classica, proseguendo attraverso la navigazione del
Medioevo e dell’età moderna, con propaggini estese sino
alla Grande Guerra, e con una interessante divagazione
su una spedizione italiana di archeologia navale in
Giappone. La seconda giornata del convegno, sabato
16 aprile, vedrà relazioni centrate su argomenti di
carattere etnografico e sui musei, e si concluderà con
due interventi dedicati a due maestri e pionieri degli
studi sulla marineria tradizionale recentemente
scomparsi: Siro Ricca Rosellini e Riccardo Brizzi.
L’ambito veneziano e adriatico – in ragione della sede
del convegno e della forte radice di ISTIAEN nella città
lagunare – è sempre molto ben rappresentato, ma non
esclusivo: le relazioni coprono infatti un po’ tutte le
regioni costiere italiane e anche le acque interne.
Il programma è
consultabile sul sito del Museo della Marineria
all’indirizzo www.museomarineria.eu
Poiché il convegno
ha l'ambizione di essere una occasione di incontro e
confronto per tutti coloro che studiano o che sono
interessati alla cultura del mare, la
partecipazione del pubblico come uditore è libera e
gratuita.
Il convegno si
svolge con la cura scientifica del Comitato Direttivo di ISTIAEN,
ed è organizzato congiuntamente al Museo
della Marineria di Cesenatico, che si avvale - come
per tutte le iniziative del museo - del supporto di Gesturist
Cesenatico S.p.A.
Il sito di
riferimento ufficiale per le prenotazioni alberghiere è www.cesenaticoturismo.com
Info – immagini – ufficio
stampa: 329-2107711 - museomarineria@cesenatico.it
www.museomarineria.eu
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Venerdì 15 aprile
ore 9.00-9.30:
Saluti delle Autorità
ore 9:30
Relazione speciale dall’Albania, paese ospite al
convegno
• Luigi Divari, presentazione
• Zamir Tafilica, Tipologia dei natanti tradizionali
nelle acque di Scutari (Albania)
ore 10:00 – 13:00
Archeologia navale
• Maria Antonietta Fugazzola Delpino, Nuove immagini di
natanti neolitici
• Sebastiano Tusa, I relitti profondi nel mare delle
Eolie
• Daniela Giampaola, Giulia Boetto, Vittoria Carsana,
Barbara Davidde, Antonella Di Giovanni,Giulia Galotta, Chiara Zazzaro, Nuovi relitti dagli
scavi del porto antico di Napoli
• Massimo Capulli, Staci Willis, Progetto Sutiles:
analisi e studio della costruzione navale di età
romana mediante cucitura. Comunicazione preliminare
• Francesco Tiboni, Edoardo Riccardi, Elementi per
l’analisi delle possibili alberature di età
romana
• Marco Bonino, Simone Parizzi, Due tipi di carene
antiche a confronto: forme piene e forme
svasate
• Carlo Beltrame, Elisa Costa, Il relitto tardo-antico
di Santa Maria in Padovetere a Comacchio
(FE)
• Massimo Capulli, Il relitto di Precenicco (XI-XII
secolo d.C.): lettura dello scafo e osservazioni
sull’uso dei madieri asimmetrici alternati
• Alessandro Asta, Stefano Medas, Eros Turchetto,
Indagini archeologiche nell’Arsenale di
Venezia, Tese della Novissima, 2014-2015
• Alessandro Asta, Massimo Capulli, Luigi Fozzati,
Archeologia navale della Grande Guerra: i
ponti di barche del fiume Piave
• Daniele Petrella, Il ritrovamento della flotta perduta
di Kubilai Khan – la spedizione
archeologica italiana in Giappone
ore 13:00
Pranzo al museo (padiglione esterno, su prenotazione)
ore 15:00-18:00
Storia navale, storia della navigazione e arte
marinaresca
• Tommaso Gnoli, Le iscrizioni sui rostri delle Egadi
tre anni dopo
• Michele Giacalone, Stefano Medas, L’acquata.
Navigazione e rifornimento di acqua dolce
dall’antichità ai nostri giorni
• Elena Albanello, Antonio Rosso, Giovanni Battista
Sandonà, Pellegrinaggi medievali in
Terrasanta. Le Regole del “Capitulare Nauticum”
• Lucia Nadin, L'Albania e l'Adriatico, da Venezia agli
Ottomani ai movimenti indipendentistici
• Andrea Bonifacio, Albania, una marineria superstite e
le sue prospettive
• Reinhold C. Mueller, "La via dei fari”: l'entrata alla
bocca di porto di Venezia nel primo
Cinquecento
• Sergio Perini, Costruttori navali chioggiotti fra ‘400
e ‘700
• Giorgio Marinello, Alessandra Castellani Torta, Genesi
e simbologie della peota sabauda:
aggiornamenti e nuove acquisizioni documentarie
• Gilberto Penzo, La ricostruzione dell'armo velico
della peota di casa Savoia
• Gianfranco Munerotto, I colori della Marineria
Veneziana
• Giovanni Caniato, Lorenzo Roman, Gli archivi
dell’Arsenale di Venezia dopo la Serenissima.
Nuove testimonianze
• Guglielmo Zanelli, L'Arsenale del "ferro" (1866-1918)
• Amalia Donatella Basso, Le stanze dei gondolieri nel
Palazzo Reale di Venezia. Un’ipotesi di
riallestimento
• Massimo Maresca, Lo Specchio della marineria
mercantile de’Reali Domini di qua e di là del
Faro al 1° Gennaio 1839, una fonte per la conoscenza
della marineria meridionale preunitaria
nell'800
• Nicole Hegener, La Vittoria di Gardone. Il grande
progetto della Nave "Puglia" per il
Vittoriale
ore 21:00
Assemblea soci ISTIAEN (riservata ai soci)
Sabato 16 aprile
ore 9:00-12:30
Etnologia navale
• Valeria Li Vigni, Un’analisi diacronica del corallo
dalla sua più lontana comparsa nella storia
dell’uomo fino ai nostri giorni, dalle prime tecniche di
recupero alla tutela e implementazione
della specie. Indagine su un patrimonio materiale e
immateriale a rischio di scomparsa
attraverso la documentazione degli usi e delle funzioni
assolte
• Lucia Rita Federica Valenti, Marineria siciliana.
Uomini, barche, simboli e riti
• Nicola Bressi, Luigi Fozzati, Le imbarcazioni
monossili del Golfo di Trieste. Storia,
conservazione e valorizzazione
• Gabriele Setti, Loreno Confortini, Le tipologie dei
mulini natanti: esempi dal Po, dalla Secchia,
dall’Adige e dal Tevere. Disegni ricostruttivi
attraverso i documenti d’archivio e le fotografie
d’epoca
• Marta Laureanti, Claudio Fadda, Comunità fluviale e
paesaggio culturale del fiume Sile
• Eriberto Eulisse, Lungo le “strade liquide” della
Serenissima. Nuove modalità per esplorare
luoghi e patrimoni della navigazione interna: le App
Delta del Po, Tagliamento, Bacchiglione e
Canale Battaglia
• Giovanni Panella, Guido Rosato, Un’imbarcazione per un
porto di antico regime: le chiatte del
porto di Genova
• Chiara Zazzaro, Il contributo italiano allo studio
delle imbarcazioni tradizionali del Mar Rosso
e del Golfo Persico: fascino letterario, testimonianze
storiche e studi recenti
• Fabio Fiori, Moscone o pattino? Storia di una barca da
spiaggia
• Davide Gnola, Il ritorno della Falcia. Una barca tra
conservazione e didattica, in ricordo di
Siro Ricca Rosellini
• Stefano Medas, Va’ a l’orza! In ricordo dell’amico
Riccardo (Dino) Brizzi
ore 12:30
Rassegna bibliografica di nuove pubblicazioni di
archeologia, storia e etnologia navale
Ore 13:00
Chiusura lavori
Sezione Poster e video presentazioni
• Marco Bonino, Alcuni progressi dell’Atlante delle
barche tradizionali in Italia
• Andrea Cafà, Tito Mancini, I viaggi antartici del
Comandante Giovanni Ajmone Cat e il
motoveliero “San Giuseppe Due”
• Caterina Cornelio, Roberto Monaco, La nave romana di
Comacchio: “una sfida di
conservazione e valorizzazione”
• Giovanni Panella, Un progetto per lo yacht Elettra, la
nave di Marconi
• Fosco Rocchetta, Camillo Manfroni (1863-1935) eminente
storico della Marina Italiana
• Romano Schiavi, La storia del pontone armato “Faà di
Bruno” e delle tredici ragazze di
Marotta
• Nicolò Zen, Resistenze di palude. Sulle tracce di un
fossile vivente |
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Girodiboa Corriere
12 APRILE 2016 | di Bianca
Ascenti | @biancaascenti
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Ogni quattro anni
Cesenatico diventa il centro culturale del mare,
ospitando il
Convegno
Nazionale di Archeologia, Storia ed Etnologia Navale (15-16
aprile) giunto alla terza edizione. Il Convegno,
promosso e organizzato dall’Istituto Italiano di
Archeologia e Etnologia Navale (ISTIAEN) insieme con il
Museo della Marineria di Cesenatico, affronta argomenti
molto importanti anche se non sempre adeguatamente
pubblicizzati: non tutti sanno, ad esempio, che il
nostro Paese vanta importanti ritrovamenti, studi ed
esperienze, frutto del grande impegno di specialisti,
perché le acque italiane, siano esse quelle dei mari o
quelle di fiumi e laghi, hanno tanto da raccontare,
testimoni, come sono state, di un passato dove
l’acqua
era l’elemento centrale delle
relazioni, dei commerci e della vita quotidiana.
Ma oltre ad essere
essere un momento di confronto tra specialisti, il
Convegno è anche un’occasione
di incontro e di divulgazione
per il grande pubblico che entra in contatto
– forse per la prima volta – con la cultura del mare.
Il programma delle due
giornate prevede 40
relazioni suddivise nelle
tre sezioni principali, dedicate rispettivamente
all’archeologia, alla storia, all’etnologia, più una
poster session nella quale saranno ospitati contributi
brevi in forma di poster e di presentazioni video e
multimediali.
Contemporaneamente
sarà ospitato il meeting del comitato
esecutivo dell’European Maritime Heritage (EMH),
l’associazione nordeuropea di riferimento per quanto
riguarda la salvaguardia della tradizione e storia
marittima.
La prima giornata
di venerdì 15 aprile vedrà svolgersi le due sezioni di
archeologia al mattino e di storia navale al pomeriggio,
precedute da uno speciale intervento dedicato
all’Albania, paese adriatico di grande interesse per la
sue tradizioni di storia navale. Si passerà così dai natanti
di epoca neolitica sino
agli scafi di età classica, proseguendo attraverso la
navigazione del Medioevo e dell’età moderna, con
propaggini estese sino alla Grande Guerra, e con una
interessante divagazione su una spedizione italiana di
archeologia navale in Giappone.
La seconda giornata
, sabato 16 aprile, vedrà relazioni centrate su
argomenti di carattere etnografico e sui musei e si
concluderà con due interventi dedicati a due maestri e
pionieri degli studi sulla marineria tradizionale
recentemente scomparsi:Siro
Ricca Rosellini e Riccardo Brizzi.Poiché
il convegno ha l’ambizione di essere una occasione di
incontro e confronto per tutti coloro che studiano o che
sono interessati alla cultura del mare, la
partecipazione
del pubblico come uditore è libera e gratuita. |
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