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Il trasporto marittimo del materiale lapideo tra antichità
e medioevo
Maritime stone trade from Antiquity to Middle Age |
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Le barche fluviali e adriatiche per il trasporto di materiale da costruzione from Gilberto Penzo on Vimeo. |
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Carlo Beltrame: The shipwreck with a cargo of Roman marble
Punta Scifo D (Crotone): considerations on the ‘route’
and hyphotetical reconstruction of the ship |
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P. A. Gianfrotta: Osservazioni sul trasporto navale dei
marmi e di altri materiali edilizi in età romana.
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J.C. Fant: In Search of the Navis Lapidaria |
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Maria Francesca Pipere: I carichi di Porto Cervo e
dell'Isola delle Bisce. Alcune osservazioni sul
commercio dei marmi bianchi nell'Antichità |
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L'aula Magna Ca' Foscari Silvio Trentin |
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Università Ca’ Foscari Venezia Dipartimento di Studi
Umanistici |
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Aula Magna Silvio Trentin, Dorsoduro 3825/e Venezia 14-15
maggio 2015 |
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Programma
14 maggio
9.30 Saluti del Direttore del Dipartimento di Studi
Umanistici Paolo Eleuteri
9.45 Apertura lavori del Comitato organizzatore Carlo
Beltrame (Università Ca’ Foscari),
Piero Alfredo Gianfrotta (Università degli studi della
Tuscia), LorenzoLazzarini (Università IUAV di Venezia)
First session
Chairman: J. C. Fant 10.00 Latomie costiere e trasporto
navale della pietra
E. Felici (Università degli studi di Catania)
10.30 Le vie d’acqua interne: alcune osservazioni sul
trasporto dei marmi nella Turchia sud-occidentale
G. Scardozzi (IBAM CNR, Lecce)
11.00 Shipwrecks with Stone Cargoes and Maritime
Connectivity in the Roman World
B. Russell (University of Edinburgh)
11.30 Il relitto delle colonne lungo il Bacchiglione
(Padova) e il trasporto della
pietra di Vicenza nell’antichità
A. Asta (Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Veneto), J. Bonetto, C. Previato, A.
Zara e C. Mazzoli,
(Università degli studi di Padova)
12.00 The shipwreck with a cargo of Roman marble Punta
Scifo D (Crotone): considerations on the ‘route’ and
hyphotetical reconstruction of the ship
C. Beltrame (Università Ca’ Foscari Venezia), L.
Lazzarini (Università IUAV Venezia) and S. Parizzi
(Università degli studi di Genova)
12.30 Final discussion
Second session
Chairman: L. Lazzarini
15.00 Osservazioni sul trasporto navale dei marmi e di
altri materiali edilizi in età romana
P.A. Gianfrotta (Università degli studi della Tuscia)
15.30 I carichi di Porto Cervo e dell’Isola delle Bisce:
alcune osservazioni sul commercio di marmi bianchi
nell’antichità
M. F. Pipere (Università degli studi di Roma “La
Sapienza”)
16.00 Recent investigations on the shipwrecks with
cargos of Roman marble
Marzamemi I and Capo Granitola: a preliminary report
C. Beltrame (Università Ca’ Foscari Venezia), E. Costa,
L. Lazzarini (Università
IUAV di Venezia), S. Parizzi (Università degli studi di
Genova), N. Bruno
(Soprintendenza del Mare, Palermo) and T. Percic
(Università Ca’ Foscari Venezia)
16.30 In Search of the Navis Lapidaria/Alla ricerca
della nave lapidaria
J. C. Fant (University of Akron)
17.00 Le barche fluviali per il trasporto di pietre
G. Penzo (Venezia)
17.30 Final discussion
15 maggio
Third session
Chairman: S. Gelichi
9.30 Fifty Years On: Revisiting the Late Antique
Marzamemi Shipwreck J. Leidwanger (Stanford Univesity)
10.00 Il relitto del Bacàn 1 alla bocca di porto del
Lido (Venezia): analisi dell’imbarcazione e della pietra
trasportata
L. Lazzarini (Università IUAV Venezia),
S. Medas (ISTIAEN)
10.30 Venezia e il trasporto della pietra d’Istria nel
XIII-XV secolo
S. Rauch (Venezia)
11.00 “Ad orlo di barca”: i genovesi e il trasporto di
marmi liguri-apuani fra
Cinquecento e Settecento
R. Santamaria (Archivio di Stato di Genova)
11.30 Round table with the partecipation of S. Gelichi
(Università Ca’ Foscari Venezia),
A. Mastrocinque (Università degli studi di Verona) and
L. Sperti (Università Ca’ Foscari Venezia).
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Le antiche navi romane rivivono con la
tecnologia 3D
Archeologi e ricercatori di Ca’ Foscari e
IUAV applicano tecniche innovative per ricostruire
dimensioni e forma delle antiche navi da trasporto
di
Mitia Chiarin
La Nuova Venezia 27 7 2015 |
VENEZIA. Ricostruire le navi romane grazie alle immagini
3D raccolte in fondo al Mediterraneo, fotografando
carichi di marmi naufragati. Si chiama “Le rotte del
marmo” la ricerca archeologica tra i carichi di marmi
di età romana imperiale naufragati nei mari dell’Italia
meridionale. Nelle scorse settimane, ha toccato una
nuova tappa: i
ricercatori di Ca’ Foscari e IUAV hanno esplorato
l’enorme carico - uno dei più grandi in assoluto del
Mediterraneo antico - lasciato in fondo al mare da una
nave nei pressi dell’Isola delle Correnti, in Sicilia.
Sotto indagine, 290 tonnellate di marmo (stando alle
stime), proveniente dall'isola di Marmara, antica
Proconneso, in Turchia. Le informazioni tratte da questa
spedizione si aggiungeranno a quelle già raccolte a
Punta Scifo, Calabria, e nel 2014 a Marzamemi e Capo
Granitola, in Sicilia. In tutti questi casi si tratta di
relitti di navi romane datati preliminarmente al 3°
secolo d.C., con carichi di marmi orientali. Il legno
delle navi è andato quasi completamente perduto. Il loro
carico, invece, è rimasto sui fondali a ricordare i
naufragi. I ricercatori, guidati da Carlo
Beltrame,
docente di archeologia marittima del dipartimento di
Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia,
stanno applicando dei metodi innovativi per ricomporre
la disposizione del carico e da questa ricostruire la
nave. La prima ricostruzione preliminare in 3D è stata
realizzata per il relitto di Marzamemi, mentre per gli
altri siti lo studio è in corso.
In aiuto ai ricercatori arriva la fotogrammetria,
tecnologia già usata in architettura e nel rilevamento
topografico. Il progetto “Le rotte del marmo”, invece,
porta la fotogrammetria sperimentale in fondo al
Mediterraneo, avvalendosi della consulenza di Francesco
Guerra,
responsabile del laboratorio di fotogrammetria
dell'Università IUAV di Venezia.
I blocchi di pietra diventano immagini tridimensionali
mentre i campioni di marmo vengono studiati dal gruppo
di Lorenzo
Lazzarini,
direttore del Laboratorio per l'Analisi dei Materiali
Antichi dello IUAV. L'originalità di questa applicazione
è stata di recente premiata come miglior paper al ISPRS/CIPA
workshop "Underwater 3D recording & modeling" di
Sorrento. Con l'aiuto di Simone
Parizzi,
ingegnere navale, le informazioni vengono lavorate in
ambiente 3D per ricostruire dimensioni, forma,
caratteristiche delle antiche navi. Il progetto,
coordinato da Carlo
Beltrame,
pone le basi per una sempre più stretta collaborazione
tra i due atenei veneziani e tra questi e la
Soprintendenza del Mare di Palermo (soprintendente
Sebastiano Tusa) nel campo della ricerca archeologica
sottomarina. |
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:
penzo.gilberto |
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