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Museo della gondola

 
Si riparla del Museo della gondola che aprirà nel 2014.

 

Sprechi in gondola Alfonso Iuliano Servizio di Agorà 26 3 2014 Rai 3

 

Nel 2004 abbiamo partecipato come consulenti al progetto di un museo "virtuale" della gondola, talmente virtuale che a distanza di sei anni questo è ancora sulla carta. Ogni tanto si susseguono annunci sulla sua imminente costruzione in vari punti della città. (segue)
 

Logica virtuale per il museo della gondola. Il gazzettino 1412 2004

 


 

Riportiamo quindi l'ennesimo annuncio apparso sul Gazzettino di Mercoledì 23 Dicembre 2009,

 Il Gazzettino

Aldo Rosso si è dimesso da presidente dell’ente gondola. Con una lettera a Massimo Cacciari, l’imprenditore e mecenate della voga ha rimesso oggi l’incarico al sindaco. Non è certo un regalo natalizio al primo cittadino, ma, evidentemente, Rosso non ha voluto attendere la fine naturale del mandato per raccontare il proprio disagio in seno al nuovo cda. «La motivazione più forte riguarda il fallimento del museo della gondola - ha spiegato Rosso - ho impiegato anni a combattere per trovare una sede idonea e reperire i finanziamenti. Grazie al sindaco e al vicesindaco Michele Vianello, i quali in questi anni hanno supportato l’ente gondola anche più di quanto potevano, ora era tutto pronto: il luogo in fondamenta di Cannaregio, lo stanziamento economico, l’accordo con il direttore dei musei civici Giandomenico Romanelli e soprattutto la collaborazione con l’associazione Arzanà, che avrebbe arricchito il museo con le proprie barche tipiche veneziane ormai in esemplare unico, oltre che con video e antichi manufatti. Ebbene, parte del nuovo consiglio dell’ente ora ritiene il luogo “troppo lontano”, alla faccia del concetto di museo diffuso in città, peraltro non considerando che la zona d’inizio del rio di Cannaregio, ai Tre Archi, si propone come porta d’ingresso al centro storico, verso San Giuliano». «Ho trovato contrario al mio parere anche il vicepresidente Cesare Peris ed alcuni gondolieri - continua Rosso - perciò mollo tutto e che si arrangino. Mi dispiace di aver trascurato in questi anni la mia attività di imprenditore in terraferma per venire a Venezia ad avviare contatti, a mostrare il mio viso e a bussare porte. Se vogliono che l’ente gondola si riduca a gestire solo la burocrazia e non sia organismo propositivo per il Comune e la città, io non ci sto. Non sono lo zimbello di nessuno». Tra le righe, si legge anche la mancanza di sintonia con i nuovi vertici dell’associazione dei gondolieri. «Ora avrò più tempo per seguire le attività delle associazioni remiere - conclude Rosso - alle quali sono particolarmente legato». L’imprenditore dunque non molla e nel futuro si scorge la costituzione di una “fondazione Aldo Rosso” per far convergere ed aiutare il mondo della voga alla veneta.

Tullio Cardona

 

 

 

 

 

 

: penzo.gilberto