Un quarantina di rematori domenica risaliranno il Ticino
quasi in secca
PAVIA. Il Club Vogatori pavesi organizza la risalita del
Ticino in barcè nei “Giorni della merla”. L'appuntamento
è fissato per domenica: alle 8.30 una quarantina di
vogatori immergerà i remi nelle fredde acque del fiume
all'altezza della sede del club in Borgo Ticino, dando
il via a questo ormai classico “cimento”, che inaugura
l'anno della voga a Pavia. Lungo il tragitto si uniranno
al corteo i barcè delle altre società remiere per
arrivare verso ora di pranzo, dopo aver percorso circa 9
chilometri controcorrente, in località Canarazzo, dove i
vogatori potranno riposarsi e ristorarsi. Sono previsti
alla partenza circa 15 barcè per un totale, tra
equipaggi a 4 e a 2 vogatori, di oltre 40 vogatori: agli
appassionati pavesi (Club Vogatori, Canottieri Ticino,
Cus e battellieri Colombo) si unirà una delegazione
veneziana, in rappresentanza delle società remiere 7
Mari e Serenissima di Venezia, che parteciperanno con
una decina di vogatori.
Per gli amici veneziani, che raramente si allontanano
dalla splendida cornice della loro laguna, “la merla” è
diventato uno degli appuntamenti più suggestivi.
A contribuire al fascino della risalita della merla
concorre la grande variabilità ed imprevedibilità del
fiume e del clima: nel corso degli anni i vogatori
pavesi e veneziani sono risaliti fino a Canarazzo (ed
oltre: il percorso delle prime risalite era infatti più
lungo) sotto la neve o immersi in fitte nebbie,
riscaldati da un tiepido sole o con le barche e le
forcole coperte di ghiaccio, affrontando correnti
impetuose o al contrario cercando una buona traiettorie
tra le secche del Ticino.
Raramente però la risalita ha dovuto fare i conti con
una scarsità d'acqua come quella che quest'anno sta
affliggendo il fiume azzurro. La siccità, il prelievo
idrico ed il mancato accordo sulla gestione dei livelli
del lago maggiore regaleranno ai rematori di questa
edizione della risalita della merla un percorso
particolarmente arduo.
Moltissimi saranno i passaggi in cui sarà obbligatorio
l'uso dei remi di punta e nei quali saranno l'esperienza
e la bravura dei vogatori a fare la differenza. La
leggenda che vuole i giorni a cavallo tra i mesi di
gennaio e febbraio come i più freddi dell'anno è stata
ovviamente l'occasione per organizzare la risalita,
aggiungendo all'evento sportivo il carattere quasi epico
della sfida agli elementi. Sono tante le versioni che la
tradizione popolare ha tramandato per spiegare
la nascita dei “giorni della merla”. Secondo la
leggenda, gli ultimi tre giorni di gennaio o gli ultimi
due giorni di gennaio e il primo di febbraio, sarebbero
i tre giorni più freddi dell'anno; anche se le
statistiche meteorologiche smentiscono tale detto
popolare.
Maurizio Scorbati