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Appassionati e Informatori
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Fra gli esperti di questa materia che mi hanno aiutato
in questa trentennale ricerca desidero segnalare tre
amici chioggiotti provenienti da famiglie di pescatori,
che hanno svolto una insostituibile opera di raccolta e
salvataggio del materiale sui pescatori e sulle loro
barche, che altrimenti sarebbe andato irrimediabilmente
disperso. Aggiungendo sopratutto che lo hanno fatto
sempre a loro spese nel disinteresse pił totale degli
abitanti e dei politici della loro (e mia) cittą.
Innanzitutto il caro amico Paolo Bonaldo prematuramente
scomparso, una delle persone pił competenti generose e
modeste che abbia conosciuto. Poi Silvano Voltolina
colto amante delle barche e navi tradizionali,
collezionista di centinaia dimmagini depoca su
Chioggia e sui pescatori.
E Violante Sambo che trasferisce le sue conoscenze di carpenteria e di
pesca nei modelli che esegue in maniera accurata e
sapiente, molti dei quali sono ora al
Museo della Laguna Sud
di Chioggia. |
Violante
Sambo con un modello di batelo a pisso in
costruzione |
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Paolo Bonaldo intento al recupero di una asta di
prua di topo.
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Sambo Violante e
Silvano Voltolina.
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Vorrei
anche additare come esempio lopera di Alberto Vincenti,
un giovane appassionato veneziano, che ha restaurato in
maniera eccellente molte barche lagunari con le quali
naviga assiduamente.
In particolare, oltre ad aver mantenuto per lungo tempo il
trabacolo
Marin Faliero, ha restaurato ed usa il topo
Eugenio, un cofano
da caccia e forse lunica busegata
esistente, una piccola barca chioggiotta che ha la poppa
da topo e la
prua da sanpierota. |
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Alberto Vincenti mentre sta restaurando il topo
Eugenio
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Il
topo
Eugenio
in navigazione
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Alberto Vincenti con la busegata.
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Ottavio
Croze
Vorrei ricordare Ottavio
Croze, un caro amico prematuramente scomparso, con cui
abbiamo condiviso la passione per le barche
tradizionali. Era una persona solare, entusiasta, che
sapeva trasmettere gioia di vivere e voglia di fare.
Ricordo gli innumerevoli momenti piacevoli trascorsi
nella sua splendida casa e a bordo del Mussasette, il
piccolo rimorchiatore del 1932 che aveva restaurato e
teneva ormeggiato presso la Compagnia della Vela in
Piazza San Marco. Ma anche l'inizio, assolutamente
inconsueto per l'Italia, della valorizzazione del
patrimonio navale tradizionale del quale nessuno si era
mai occupato, con la fondazione dell'associazione Arzaną
per lo studio e il salvataggio delle barche tradizionali
veneziane e l'acquisizione di numerose imbarcazioni
storiche con le quali abbiamo partecipato ai raduni di
Douarnenez e Brest in Bretagna e alle sfilate nella
Regata Storica in Canal Grande.
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Ottavio Croze al termine
della sfilata con le barche tradizionali veneziane,
durante la Regata Storica 1994, con i soci fondatori
dell'Associazione Arzaną: Luigi Divari (alla sua
sinistra), Ugo Pizzarello e Eros Dorigo e chi scrive.
Qui sotto potete trovare
alcuni articoli che lo riguardavano.
Il Mussasette, di Ugo Pizzarello, Yachting
Quarterly, Gennaio Marzo 1986.
A Ottavio, di Ugo Pizzarello, Yacht Digest
n° 56 Aprile Maggio 1993
Ottavio Croze in Bretagna
Il Mussasette in vendita
su Ebay
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