Il
gazzettino 5 ottobre 2008
CANNAREGIO
Manca
l'autorizzazione, salta la regata a Sant'Alvise
Il Magistrato alle acque non aveva ricevuto la
richiesta dell’area demaniale. CariVoga si trasforma in
una festa
Una regata sediziosa. Sembra un paradosso, ma
l'impedimento della 4° edizione della Carivoga di ieri
mattina da parte del corpo di Polizia lagunare del
Magistrato alle acque, ha posto, ancora una volta, il
problema di uno sputo d'acqua, se considerato in
rapporto alla geografia del pianeta, gestito e
controllato da troppe autorità evidentemente non
comunicanti. Andiamo con ordine: la Carive aveva
organizzato ieri mattina, presso e con la collaborazione
del coordinamento delle associazioni remiere di punta
San Giobbe, la quarta edizione di Carivoga, una festa
tradizionale di voga alla veneta, con le regate de le
maciarele (i ragazzini speranze del futuro) ed i
campioni e campionesse su caorline. Ebbene, la Carive,
attraverso i propri rappresentanti Davide Prevedello e
Giorgio Crovato, avevano per tempo annunciato la
manifestazione alla polizia municipale, la quale aveva
pure predisposto una barca d'appoggio. Ma né la Carive
né le remiere avevano fatto i conti con la Polizia
lagunare del Magistrato alle acque, giunta di prima
mattina ad impedire le regate. Lo specchio d'acqua
antistante Sant'Alvise, infatti, appartiene al demanio,
sotto tutela dello Stato. Non avendo ricevuto alcuna
documentazione in merito, gli agenti del Magistrato
hanno intimato l'alt alle regate, minacciando verbali ed
azioni penali. Non solo, una manifestazione di più
persone non preavvisata alle autorità competenti, poteva
anche configurarsi come assembramento sedizioso, secondo
le recenti leggi antiterrorismo. C'è da sorridere, ma
amaramente. Di certo Carive e remiere avevano ragione
nell'affermare che una festa di voga non poteva essere
deturpata da un intervento così radicale; dall'altra
parte torto non avevano gli agenti che, in presenza di
una regata nello specchio d'acqua da loro ispezionato e
di competenza, avrebbero detenuto la responsabilità per
qualunque fatto sfavorevole verificatosi. A nulla è
valso l'intervento dello stesso Crovato, né di Aldo
Rosso, presidente dell'Ente gondola, il quale si è
beccato pure un inopportuno «Lei taccia che per me non è
nessuno», da parte di un agente. Le regate sono state
annullate ufficialmente. Ufficiosamente, però, sia le
maciarele che le caorline sono tornate in cantiere
remando di brutto, forse per il vento freddo che
sferzava la laguna. Così si è potuto determinare un
ordine d'arrivo ed il responsabile delle filiali Carive
a Venezia, Maurizio Bressanin, è stato messo in
condizione di consegnare le bandiere Carivoga 2008. La
festa, infatti, proseguita all'interno della splendida
locazione di Sant'Alvise, non ha risentito
dell'incidente burocratico e grandi applausi sono stati
tributati ai cuochi del sontuoso pranzo a base di pesce.
Premiati quindi i ragazzini: Ivan Smerghetto, Maicol
Somma, Iacopo Suzzi, Nicolò Trabuio, Alvise Finco, Luca
Zanon, Marco Dei Rossi. Le caorline: 1. (viola) Ivo
Redolfi Tezzat, Giampaolo D'Este, Gloria Rogliani,
Debora Scarpa, Tobia Pagan, Mattia Scarpa; 2. (celeste)
Franco Dei Rossi, Roberto Busetto, Anna Campagnari,
Marta Signorelli, Alvise D'Este, Federico Folin; 3. (canarin)
Renzo Savoldello, Diego Seno, Maela Zancan, Elisabetta
Nordio, Francesca Zane, Denis Zane; 4. (rosa) Loris
Tagliapietra, Maurizio Rossi, Elena Costantini,
Francesca Calzavara, Francesco Lazzarini, Alberto Berton.
Premi anche per il maestro di voga Bepi Suste e per i
giudici di gara Gianni Tonini, Guerino Piovesan, Sergio
Bastasin e Riccardo Pasquali.
Tullio Cardona
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