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Venezia. Vive da 13 anni su un vaporetto
trasformato in casa, il Comune lo sfratta
Il danese si è innamorato della città e si è stabilito
con famiglia
L'Ufficio tecnico: «abuso edilizio». Interviene il
sindaco Orsoni
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VENEZIA
(14 aprile) - La città sull'acqua che fa causa a chi
vive sull'acqua? Paradossale, ma possibile a Venezia,
dove un cittadino
danese che
da 13 anni vive con la famiglia a bordo di un vecchio
vaporetto, ormeggiato in un canale della Giudecca,
si è visto arrivare dall'ufficio tecnico del Comune un'ingiunzione
di demolizione della
barca per "abuso edilizio".
Una sorta di sfratto, insomma, per Michael
Kiersgaard, che ora però ha presentato ricorso. E la
vicenda del poetico signore danese è stata presa a cuore
dal nuovo sindaco di Venezia, Giorgio
Orsoni, amante delle barche e della vita sul mare.
«Penso che si debbano favorire queste cose - afferma
Orsoni - vivere sull'acqua, su un natante, dovrebbe
essere una cosa che un Comune come Venezia cerca di
favorire».
«Che poi si tratti di un abuso edilizio - osserva Orsoni,
avvocato amministrativista - è cosa un po' inspiegabile:
la legge prevede che serva la concessione per delle
strutture stabili, fisse su un terreno». Il vecchio
vaporetto è invece, ovviamente, galleggiante. Kiersgaard
lo ha acquistato e restaurato dopo averlo trovato
abbandonato lungo il Po, prima che la legge prevedesse
che questi natanti, terminato il servizio, devono essere
obbligatoriamente demoliti.
Per Orsoni non varrebbe neppure l'obiezione che, essendo
ormai senza motore, la vecchia barca sarebbe stabile:
«volendo, la si può spostare a remi». Ora il neo sindaco
ha chiesto ai propri uffici di essere informato su tutta
la pratica riguardante la famiglia danese e la loro casa
galleggiante, per vedere cosa si può fare.
«Il sindaco vuole aiutarci? - commenta il signor Michael
- sarebbe bellissimo se potesse farlo!». Kiersgaard, che
sul vaporetto vive con la moglie Anna, due figli e un
cagnolino, ha passato 40 anni della sua vita su case
galleggianti. Si occupa da sempre di nautica - in
Danimarca lavorava in un cantiere - e quando è arrivato
15 anni fa a Venezia non ha più voluto andarsene. Il suo
vaporetto ha tanto di numero civico, Fondamenta
Sant'Angelo, 399 A, Venezia, e gode di regolare
allacciamento di acqua e energia elettrica.
In sostegno della famiglia danese si è mosso anche il
mondo di Facebook - dov'è nato il gruppo "Salviamo la
casa battello alla Giudecca!!!" che conta quasi 3.000
iscritti -, con 2.500 adesioni all'appello "Difendiamo
il Battello dei sogni". |
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Il Gazzettino 15 aprile 2010 |
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Rigattiere in barca
Sciopero delle medicine contro le multe dei vigili,
Alberto Vitucci, La Nuova Venezia 9 5 2012 |
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