In perfetto burocratese: Dal 01
07 2013, in assenza di regolare titolo di viaggio
validato, la sanzione sarà elevata anche all'interno dei
pontoni galleggianti d'imbarco.
ACTV Nuove disposizioni contro
l'abusivismo con un esercito di "verificatori" agli
imbarcaderi. Scattano i controlli anche agli approdi.
Il Gazzettino 31 7 2013 Paolo
Navarro Dina
Giudice
del lavoro da torto ad ACTV. Poche
multe, ispettrice censurata. La
Nuova Venezia 10 4 2013 Roberta de
Rossi
Tornelli, pioggia di
critiche"servono più controllori" , Mitia Chiarin,
La Nuova Venezia, 27 3 2013
Il Gazzettino 18 gennaio 2013
Caricamimob, prove di dialogo con il web
Il
caricamimob? Roba da esperti Maurizio Dianese Il
gazzettino 5 gennaio 2013
CaricamImob si chiama proprio
così, provate a pronunciarlo... Era troppo semplice
caricaImob?
Da Veneziatoday
Presentata stamattina dall'assessore alla Mobilità
Bergamo "Caricaimob", un'iniziativa che permette con
uno smart reader (che dovrà acquistare l'utente) di
caricare la tessera da casa
di La redazione - 30 novembre 2012
"Un altro passo avanti nell'utilizzo delle nuove
tecnologie per migliorare la vita degli utenti, che
eviteranno code e perdite di tempo, e dell'azienda, che
avrà una diminuzione dei costi di esercizio." L'assessore
comunale alla Mobilità, Ugo Bergamo, ha presentato così"CaricamimImob",
il nuovo sistema, messo a punto da Actv e Avm, che
consente la ricarica degli abbonamenti e l'acquisto dei
biglietti dell'azienda di trasporto pubblico veneziano
online, direttamente dal proprio computer. Il nuovo
servizio è stato illustrato stamattina, a villa Ceresa,
con una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche
il presidente di Avm, Giovanni Seno, e, per Actv, il
direttore Maurizio Castagna e il dirigente Roberto
Cerutti.
Già da oggi, è stato spiegato, si possono rinnovare gli
abbonamenti,entrando
nell'apposita area del sito www.actv.it utilizzando la
propria tessera Imob, che dovrà essere riconosciuta da
un apposito lettore collegato al computer (uno "smart
reader" acquistabile in internet o nei negozi di
elettronica specializzati) e che fungerà da chiave
d'accesso.Si
potrà a questo punto effettuare l'operazione di
acquisto,che
si pagherà con la propria carta di credito. Da metà
gennaio si potranno ricaricare, con le stesse modalità,
anche i biglietti, con un risparmio di tempo
significativo, se si pensa che attualmente le tessere
Imob attive, che vengono ricaricate periodicamente negli
uffici Actv o nelle tabaccherie, sono circa 400mila.
"Contiamo - ha sottolineato ancora Bergamo - di
estendere al più presto gli acquisti onlineanche
per gli altri servizi che sono incorporati nella tessera
Imob, come ad esempio il bike-sharing, il people mover e
il car-sharing, e per quelli che verranno aggiunti,
quando sarà completamente realizzata la 'carta unica'.
Se il servizio di pagamento online prenderà piede non è
inoltre escluso che metteremo in atto degli incentivi
per favorire l'acquisto degli smart reader".
“un
altro significativo e importante passo avanti
nell’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare la
vita degli utenti, che eviteranno code e perdite di
tempo, e dell’azienda, che avrà una diminuzione dei
costi di esercizio”
di che cosa si tratta? cito dal comunicato stampa:
“[...]un
apposito lettore collegato al computer (uno “smart
reader” acquistabile in internet o nei negozi di
elettronica specializzati) e che fungerà da chiave
d’accesso.”
Quindi l’oggetto presentato comesmartnon
è altro che un lettore al quale appoggiare/infilare la
tessera Imob, collegarlo con un cavo ad un pc desktop e
connetterlo al portale dell’Azienda
del Consorzio Trasporti Venezianomeglio
nota comeACTV.
Nessuno ha notato il paradosso di un oggetto fatto
per la mobilità, che richiede una postazione fissa per
essere abilitato dall’utente?
Dal momento che sono i turisti il numero più
consistente di presenze in Città e quelli che
potenzialmente sono più propensi a spendere, nessuno si
è chiesto: quanti turisti acquisteranno la “CaricamImob”
per acquistare i biglietti? .
In sostanza, quindi, il CaricamImob” è l’ennesima
digitalizzazione del presente: l’acquisto del lettore
per gli utenti, e la spesa di 200 smart reader da parte
di ACTV da distribuire nei luoghi pubblici, servono per
ovviare all’incredibile
processoche
bisogna fare per acquistare online un abbonamento.
Dove sia losmartè
molto difficile da scovare. L’Imob è una tessera dotata
di un sistemarfidcon
tecnologiamifare(chip
on paper), lo stesso che viene impiegato per la
tracciatura delle merci nellalogistica.
Il sistema entra in sperimentazione del 2007 e diventa
definitivo nel 2008: esso usa un sistema di validatrici
e di lettori sempre rfid per essere validato e
verificato dai controllori. Recentemente la stessa
tessera verrà usata comeCarta
Unicaper
accedere ai servizi del Comune di Venezia.
Tutto questo serve? Ancora per poco perché la
tecnologiaNFCderivata
dall’evoluzione rfid consente di usare gli stessismartphonecome
supporto alla bigliettazione elettronica. AMilanostanno
sperimentando proprio questo sistema.
A Venezia, invece, inserire l’uso di un lettore per
acquistare servizi potrebbe essere un colpo letale
all’implementazione dei servizi stessi; siano essi
legati al turismo o alla cittadinanza.
Credere di poter “imporre” ai propri Cittadini l’uso
di tecnologie che non siano legate agli smartphone
significa opporsi all’evoluzione. Dico questo perché in
pochi minuti mi sono arrivate almeno due segnalazioni da
amici (noncracker,
ma persone che lavorano con la tecnologia e sviluppano
soluzioni utili) per crackare i biglietti caricati. Il
paradosso è che il lettore facilita l’operazione perché
permette un’interrogazione più diretta della tessera!
La morale della storia è che non sono le tecnologie a
dover esseresmartma
sono le persone che scelgono la tecnologia a dover saper
acquistare e studiare le evoluzioni degli scenari.
Io ho l'abbonamento annuale ma mi
sfugge, fra i vari vantaggi, quello di inquinare di
meno, qualcuno mi sa dare una risposta?
Dal depliant di ACTV:
ECOLOGICO
Il mezzo pubblico e l'abbonamento annuale sono
un risparmio che vale non solo per te ma anche
per l'ambiente.
Se ti abboni, inquini di meno.
Entrerà
in vigore a settembre la legge che cancella le sanzioni
per gli abbonati
Abbonati Imob
senza pace: sono ancora obbligati a "bippare". Se non lo
fanno, possono incorrere nella sanzione da 6 euro: non
è, infatti, ancora stata pubblicata sul Bollettino
ufficiale regionale la decisione con la quale Palazzo
Ferro Fini ha cancellato le sanzioni, fino a quando non
sarà introdotto il biglietto unico regionale. Così
l'obbligo è formalmente ancora in vigore, con relative
multe.
«Ho chiesto
chiarimenti e mi è stato detto che la pubblicazione sul
Bur è in programma per fine mese: da settembre diventerà
operativa la cancellazione delle sanzioni», commenta il
consigliere regionale Idv, Gennaro Marotta, promotore
della modifica di legge.
Intanto, però,
agli imbarcaderi dov'è presente il personale Vela, a
bordo dei vaporetti nel corso delle verifiche da parte
degli ispettori Actv e, spesso, anche con gli autisti
degli autobus, fioccano le discussioni con i passeggeri
abbonati che si rifiutano di bippare - dopo la decisione
del Consiglio regionale - mentre il personale Vela e
Actv continua a chiedere la validazione anche
dell'abbonamento. Il caldo - spesso a bordo di mezzi già
gremiti di passeggeri - scalda ancor più il tenore delle
discussioni complicate dal corto circuito tra quanto
deciso dal Consiglio regionale e i tempi della sua reale
applicazione. Anche perché, formalmente, l'obbligo di "bippare"
previsto dalla norma regionale continuerà a sussistere
anche dopo la pubblicazione sul bollettino, sebbene il
venir meno delle multe ne faccia perdere del tutto
l'efficacia. «Per noi al momento non è cambiato nulla:
non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale»,
commenta il presidente di Actv, Marcello Panettoni, «non
appena sarà pubblicata la modifica di legge sul Bur ci
adegueremo a quanto deciso con un nuovo ordine di
servizio, ma nel frattempo l'obbligo di validare
previsto dalla stessa legge regionale resta in vigore e
noi dobbiamo rispettarlo».
«Mi aspetto buon
senso», commenta il consigliere Marotta, «è vero che
formal-mente la pubblicazione non è ancora stata
effettuata, ma la decisione è stata assunta: anche in
futuro, le aziende potranno continuarle ad invitare gli
abbonate a "bippare", ma non lo possono più pretendere,
perché le sanzioni sono state cancellate e così sarà
fino a quando, finalmente, la Regione introdurrà il
biglietto unico che permetta di viaggiare dal Lido a
Verona con un unico titolo di viaggio. A quel punto la
validazione anche degli abbonati avrà un senso senza più
essere una vessazione, perché servirà a ripartire le
quote tra le diverse aziende. Se ne parla invano da 20
anni: naturalmente, Actv ha tutto il diritto di
controllare la validità degli abbonamenti: chi non paga
va pesantemente sanzionato».
Mezzi
pieni, passeggeri sconcertati
Bergamo: «Validare resta un obbligo morale». Caos
all'imbarcadero di Rialto
Casi di
incertezza degli avventori dell'Actv di fronte alla
obliterazione obbligatoria dell’Imob.Dopo la decisone
regionale di sospendere le multe pervenute agli utenti
Actv che non hanno "bippato" la tessera magnetica a ogni
ingresso in battello, la certezza ad oggi è che l’lmob
va obliterato finché la sospensione non sarà comunicata
ufficialmente e la delibera regionale sarà quindi
esecutiva. L'amletica agostana è presto quietata. L’lmob
si «bippa» ancora. «Ma che bippo a fare che tanto non mi
possono multare?», dice la signora in fretta e furia,
mentre sorpassa da destra 12 tedeschi in fila indiana, e
che è una delle firmatarie della petizione di
sensibilizzazione lanciata un anno fa da Vincenza Monica
e arrivata sul tavolo del Consiglio regionale con
migliaia di firme. In verità, obliterare l’Imob rimarrà
una 'buona regola. «L'obbligo di bippare varrà ancora
nonostante la decisione della Regione», spiega
l'assessore Ugo Bergamo dall'estero, «anche se il non
farlo non sarà sanzionabile. Una buona prassi che
rimarrà a discrezione dei cittadini». Insomma, "bippare"
è e rimane un «obbligo morale». Anche perché aiuterà
l'azienda a monitorare quanti accedono al servizio senza
pagarlo.
I furbetti di
turno, detto chiaramente. Intanto, in queste ore, a
vigilare che la procedura sia effettuata correttamente,
ma anche a dare risposte ai dubbiosi, ci sono 30 "agenti
accertatori" dell'Actv che presidiano gli imbarcaderi di
Rialto, Ferrovia, Piazzale Roma e gli altri
superaffollati, compreso quello di Santa Maria
Elisabetta, dove peraltro ci sono anche i torneili a
ostacolo, superabile solo "bippando". Rimane da capire
se rimarranno lì anche quando la delibera sostenuta in
consiglio dall’ldv sarà effettiva. «Per ora, non abbiamo
direttive in merito», rispondono gli agenti Actv.
Giornate af ose, affollate da frotte di turisti che
bloccano l'accesso agli imbarcaderi, oltre che alle
calli e ai ponti della città. «E in cui fermarsi a
bippare fa calca e coda», sbotta un passante. Tant'è che
all'imbarcadero di Rialto, «quello maledettamente
strapieno», dice Il pontoniere che toglie e mette la
catena da anni, quando il battello approda, è stato
montato un cancello in ferro che divide la zona dei
veneziani da quella dei turisti, dopo che entrambi siano
stati divisi all'ingresso dal personale. Una vecchia
soluzione riproposta e «che ostacola il libero flusso
degli utenti», ammette qualcuno.
Marco Petricca
Stop alle
multe per chi non "bippa"
Il Consiglio
regionale ha approvato il progetto di legge sull'uso
dell'IMOB
Stop alle multe per chi non oblitera biglietti e
abbonamenti con la tessera Imob. Con 34 voti favorevoli,
uno contrario e due astenuti, il Consiglio regionale ha
approvato il progetto di legge presentato da Gennaro
Maretta e Antonio Pipitone, che intende modificare la
normativa che prevede una sanzione amministrativa per
quei viaggiatori che non obliterano il proprio
abbonamento.
Con legge del 2008, infatti, la Regione del Veneto ha
reso obbligatoria l'obliterazione di ogni titolo di
viaggio, abbonamenti compresi, all'inizio di ogni
singola tratta, pena una sanzione amministrativa di sei
euro. Il progetto di Legge, riconoscendo in linea di
principio le motivazioni che hanno portato
all'obbligatorietà della bippatura (suddivisione degli
introiti tra le diverse aziende del trasporto pubblico
locale nelle diverse aree di competenza, maggiore
conoscenza delle modalità di utilizzo del mezzo pubblico
per una migliore pianificazione e programmazione del
servizio), prevede che le sanzioni amministrative siano
cancellate sino all'introduzione, a livello regionale,
del biglietto unico integrato.
In pratica, dopo il sì definitivo in Consiglio regionale
chi vuole vidimerà l'abbonamento, ma la multa non ci
sarà più. L'obbligo tornerà solo quando entrerà in
vigore il biglietto unico regionale. I Comuni dell' Anci
regionale e tutte le aziende di trasporto venete avevano
difeso l'obbligo di validazione per tutti. Da parte
loro, Comune e Actv avevano invece annunciato: più
validatrici. Molti veneziani avevano a lungo protestato
contro l'obbligo di bippatura dell'lmob
La Nuova Venezia 3 agosto 2012
I consiglieri regionali bocciano il «bip» degli
abbonamenti
La commissione approva la proposta Idv anti-sanzioni
Bergamo insiste: «Validatrici a bordo per aiutare gli
utenti»
Palazzo Ferro Fini contro Ca’ Farsetti sull’obbligo di
bippare la tessera Imob per gli abbonati. Ieri, la
commissione regionale Trasporti ha approvato il progetto
di legge del consigliere IdV Gennaro Marotta per
cancellare l’obbligo. Voto che dovrà essere confermato
in Consiglio regionale, ma che già ora politicamente
sbugiarda Comune e Actv, che hanno sempre caparbiamente
difeso obbligo e sanzione (6 euro) in nome della lotta
all’evasione e dei controllo dei flussi. Ieri, a favore
hanno votato Idv, Pdl, Bortolussi, Gruppo Misto e una
parte del Carroccio, “no” i 15 consiglieri Pd e Udc
mentre 10 consiglieri leghisti si sono astenuti. Una
decisione arrivata proprio mentre l’assessore Bergamo e
il presidente Panettoni annunciavano invece alcuni
interventi per agevolare la bippatura.
«In pratica, dopo il sì definitivo in Consiglio
regionale», spiega Marotta, «chi vuole vidimerà
l'abbonamento, ma la multa non ci sarà più: è iniqua e
assurda. Tutte le parti politiche hanno evidenziato che
lo scopo della lotta all'evasione non stava in piedi,
come pure l'utilità dei dati statistici per erogare i
contributi. Oggi la “bippatura” obbligatoria è solo un
gran pasticcio: spero che questo voto tolga le castagne
dal fuoco anche ad Actv e Comune. L’obbligo tornerà solo
quando entrerà in vigore il biglietto unico regionale».
«Vediamo cosa deciderà il Consiglio», replica
l’assessore Ugo Bergamo, «ricordo però che i Comuni
dell’Anci regionale e tutte le aziende di trasporto
venete hanno difeso l’obbligo di validazione per tutti».
Ieri, da parte loro, Comune e Actv hanno invece
annunciato: più validatrici. Ricordando il biglietto di
75 minuti ora valido sia in andata che ritorno (in
navigazione o terraferma), il biglietto unico per
vaporetto o autobus, i dati sensibili sugli spostamenti
dei passeggeri custoditi oggi per 24 e non più 72 ore,
hanno annunciato novità per i prossimi mesi. Entro fine
aprile sarà attivata un’area sul sito Actv dove si potrà
verificare il residuo di titoli caricati sulla propria
tessera. In questi giorni saranno installate due
validatrici su un vaporetto - probabilmente il numero 40
- per verificarne resistenza agli urti e utilizzo, prima
di deciderne l’installazione sui mezzi (costano circa
mille euro a pezzo). In arrivo 9 nuove biglietterie
automatiche a Santa Chiara, Fondamente Nuove, Scalzi,
Rialto, Tronchetto (28 quelle già installate). In
terraferma, sperimentazione entro giugno in Stazione di
validatrici alle fermate. Nuovi pannelli di messaggio
sia a San Marco sia alle fermate di Mestre. E tornelli
nei nuovi approdi di Punta Sabbioni (in corso) e di
piazzale Roma, Santa Lucia, Rialto, quando arriveranno
le autorizzazioni. «Con Actv stiamo rispondendo
velocemente alle indicazioni che ci ha dato il Consiglio
comunale per agevolare gli utenti», commenta Bergamo, «e
lavorando con la Regione per il biglietto unico su area
urbana, in vista dell’attivazione della Sfmr». «Nessuna
vera novità, nulla che giustifichi il “no” della
maggioranza al mio ordine del giorno che chiedeva
l’abolizione delle multe per gli abbonati che non
bippano», chiosa il consigliere pdl Costalonga, «il voto
della commissione regionale dà corpo al prossimo
consiglio straordinario comunale che ho chiesto».
La Nuova Venezia 12 aprile 2012
La Regione "apre" sull’obbligo del bip
La legge obbliga anche gli abbonati a convalidare Imob a
ogni viaggio
L’assessore Renato Chisso: «Sensata la proposta di Idv
di cambiarla»
Raffaella Vittadello
Il Gazzettino, Venerdì 5 Agosto 2011,
L’assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso
è cauto, ma di primo acchito, all’idea di una
revisione della legge che prevede l’obbligo di
bippare l’abbonamento Imob ad ogni singolo
viaggio, parla di "proposta sensata".
I consiglieri regionali Idv Gennaro
Marotta e Antonino Pipitone hanno infatti
presentato un progetto di legge che cancella
questo obbligo introdotto nel 2008 - e applicato
da Actv solo il 1. aprile 2011 - che
decreterebbe dunque la non sanzionabilità degli
abbonati che tengono il documento di viaggio in
tasca anzichè farlo leggere dalla validatrice a
bordo dei mezzi automobilistici o sui pontili
dei vaporetti.
Hanno considerato l’obbligo di validare
Imob "un’idea idiota che si è trasformata nel
T-red del trasporto pubblico veneziano, alla
stregua di quei Comuni che per far multe
utilizzavano i pochi secondi di durata
dell’arancione per sanzionare le auto".
«Non ho ancora visto il testo di legge
dell’Idv - dichiara Chisso molto abbottonato -
ma l’importante è che si vada verso una
riduzione dell’evasione tariffaria. E anche
della sburocratizzazione, ma questa è un’altra
partita». E in effetti se l’obiettivo era di
semplificare la vita agli utenti dei trasporti,
il risultato è stato l’esatto contrario, con un
obbligo avvertito da subito come vessatorio per
chi ha pagato in anticipo il proprio titolo di
viaggio per evitare di perdere tempo
successivamente, verificatori che per contestare
la mancata bippatura dell’abbonamento magari si
lasciano sfuggire un più scaltro portoghese che
approfitta dell’apertura della porta del bus per
scendere gratuitamente dal mezzo.
«Se la Regione ha introdotto questa norma
vuol dire che era stato su indicazione delle
aziende di trasporto - suggerisce il consigliere
Carlo Alberto Tesserin, Pdl - ma bisogna
valutare quanto questo abbia pesato sulla
popolazione. Mi riservo di leggere attentamente
la proposta di Idv - annuncia possibilista - per
capire la ratio che sta dietro a questa norma,
poi trarrò le conclusioni più ragionevoli».
«Appoggio in pieno l’idea di Marotta -
sostiene Giovanni Furlanetto, Lega nord - Actv
sta rompendo le scatole con questi sistemi che
funzionano male e costano molto alla
collettività. Se volevano monitorare i flussi
dovevano farlo all’ingresso ma anche all’uscita,
non solo all’ingresso, e quindi l’Imob
congegnato in questo modo non funziona».
«Assurdo multare gli abbonati Actv»
L’Idv: «Via l’obbligo
di "bippare" Imob»
Il gazzettino, Giovedì 4 Agosto 2011
I consiglieri regionali di Italia dei Valori,
Gennaro Marotta e Antonino Pipitone, hanno
depositato un progetto di legge che cancella
l’obbligo di convalidare gli abbonamenti
elettronici ad ogni tratta di autobus o di
vaporetto.
«Basta con la “bippatura” dell’Imob per
gli abbonati – dichiarano i due esponenti dell’IdV
- Una norma idiota si è ormai trasformata nel
T-red del trasporto pubblico veneziano». La
“bippatura” di abbonamenti e biglietti Imob è
infatti resa obbligatoria dall'articolo 30 della
legge regionale 4 del 2008. Italia dei Valori
propone di abrogare questo articolo e la
relativa multa di 6 euro per chi non convalida
l’abbonamento o il biglietto al cambio di mezzo
pubblico. La prescrizione – spiegano Marotta e
Pipitone - è rimasta lettera morta fino al 1°
aprile 2011, «quando l'Actv (l’azienda veneziana
di trasporto pubblico) ha previsto l'obbligo di
convalida per i possessori di qualunque tipo di
biglietto e abbonamento, ogni volta che si sale
a bordo di un autobus o vaporetto e ad ogni
cambio mezzo».
«Actv - aggiungono i due consiglieri -
giustificò la scelta, oltre che per
l'ottemperanza della legge regionale, con la
volontà di combattere l'evasione, con l’esigenza
statistica di quantificare i flussi degli
spostamenti e per abituare la clientela al
futuro biglietto unico regionale. Il risultato è
stata la “rivolta” degli abbonati, infuriati e
infastiditi».
«La situazione – afferma Marotta – da
ridicola è divenuta insopportabile, con la
I-multa che somiglia molto ai semafori T-red,
che garantivano ai Vomuni multe a raffica,
fulminando le auto con l’arancione che durava
pochissimi secondi. Io prendo spesso i mezzi
Actv per spostarmi, e ho visto negli ultimi
giorni molti abbonati multati. Alla rabbia si
somma un senso di frustrazione e di fastidio per
un meccanismo ottuso. Un disagio tradotto nella
raccolta firma da parte dei comitati di
cittadini, che finora ha raccolto quasi 5mila
adesioni fra gli utenti di Chioggia, Mestre e
Venezia».
«L’unica soluzione è il buon senso –
conclude Marotta – Per questo Italia dei Valori
ha presentato questo progetto di legge che
abroga la norma che spinge Actv alle I-multe. Se
tutti i partiti saranno d’accordo, in autunno
potremo porre rimedio all’obbligo assurdo
imposto da Actv».
Marinai senza palmari Controlli impossibili
Il Gazzettino, Domenica 31 Luglio 2011,
I marinai dell’Actv sono ancora senza palmari:
non possono controllare gli Imob e devono fare
biglietti solo cartacei. Alla faccia della
rivoluzione del biglietto elettronico, iniziata
ormai tre anni fa! Una storia infinita che si
trascina tra software sbagliati, vandalismi
rimasti senza colpevoli, tanti soldi buttati.
Stando agli annunci dell’Actv, i nuovi palmari
dovevano entrare in funzione a giugno. «In
realtà non sono ancora pronti - spiega Luigi
Bognolo, coordinatore Rsu e delegato della Cgil
- pare che ad agosto ci sarà un primo test, con
dieci palmari che saranno consegnati a giorni.
Poi, se le cose funzioneranno, si partirà a
settembre». Insomma, il tormentone continua. E
forse è utile ricordare qualche dato: dei 156
palmari distribuiti inizialmente al personale di
bordo, ben 120 si sono subito rotti. Per lo più
per vandalismi, mai chiariti. Ma anche il
programma di queste macchinette - costate 900
euro l’una, per un totale di 140mila! - era
risultato difettoso. Tant’è che anche i palmari
superstiti, ridistribuiti l’anno scorso sulle
linee circolari, da qualche mese sono stati
definitivamente ritirati. Fine ingloriosa di
un’esperienza fallimentare. In questi mesi, nel
frattempo, è stato studiato un nuovo software
per un palmare ad hoc, più economico, che sarà
dato in consegna a ciascun marinaio, sotto la
sua responsabilità. A breve si vedrà se
funziona.
Intanto si è aperto il fronte dei
verificatori che non multerebbero gli abbonati
che non bippano. «Non si tratta di marinai,
visto che non hanno nemmeno i palmari - precisa
Bognolo -. Ma anche i controllori fanno quello
che possono. Ci sono molti cittadini che non
vogliono pagare questa multa perché la ritengono
ingiusta». In una nota l’Actv spiega, però, di
aver inviato solo 20 contestazioni di addebito
ad altrettanti controllori che «non avevano
assegnato alcuna multa nei report mensili, a
fronte di una media di 80 contestazioni al mese.
Nessun punizione, quindi, solo una richiesta di
informazioni dovuta. Eventuali sanzioni nei
confronti dei 20 controllori verranno elevate
solo in caso di chiarimenti non esaustivi»
TRASPORTI
Polemiche per
"l’ammutinamento" di alcuni dipendenti
Niente multe per l’Imob
Actv "punisce" i marinai
Il Gazzettino, Venerdì 29 Luglio 2011,
Nei giorni caldi del boom di turisti che sta
soffocando la città, Actv si trova nell’occhio
del ciclone.
Da una parte la Cgil, con una lettera
aperta alla città e al sindaco sulla qualità del
servizio, dall’altra la querelle interna con i
marinai che si rifiutano di mutare gli abbonati
che non "bippano" l’Imob a ogni salita, come
prevede la legge regionale e come obbliga un
ordine di servizio dell’azienda. Una sorta di
"obiezione di coscienza" o un "ammutinamento" da
parte dei dipendenti che affiancano la loro
protesta a quella degli abbonati stessi, per i
quali basta "bippare" all’inizio del periodo di
validità dell’abbonamento, senza doverlo fare
ogni volta che si sale su un mezzo pubblico. Di
fronte al rifiuto di alcuni marinai di mutare
con 6 euro chi non "bippa", dunque, Actv ha
avviato un’azione disciplinare, mandando una
lettera firmata dal direttore generale Maurizio
Castagna, con cui si rileva la violazione della
normativa regionale e delle disposizioni
aziendali e si invitano i destinatari a
presentare eventuali giustificazioni entro 5
giorni.
Una "querelle", insomma, che rischia di
aprire una spaccatura tra azienda e lavoratori.
Proprio mentre ad Actv arrivano, come detto,
anche le pesanti critiche della Cgil, che
solleva un tema spinoso in questi giorni in cui,
forte, è emerso il problema della gestione dei
flussi turistici e del rapporto tra turisti e
residenti. La questione è: come conciliare la
gestione economica e aziendale con la qualità
del servizio? Secondo il sindacato sì, ma quello
che sta avvenendo dimostra che la strada scelta
è sbagliata. Per questo la Cgil ha scritto una
lettera aperta al sindaco Giorgio Orsoni e alla
città, per evidenziare alcune pesanti carenze.
«Era fin troppo prevedibile - dice la Cgil
- che il servizio pubblico di trasporto che
collega il litorale di Cavallino-Treporti non
avrebbe potuto sostenere il flusso dei turisti
che popolano le spiagge da Jesolo a Punta
Sabbioni (se non da Bibione e Caorle) e, durante
il periodo estivo, si spostano quotidianamente
verso Venezia». La critica riguarda la scelta di
Actv di effettuare il servizio con battelli
foranei, anzichè con le tradizionali e più
capienti motonavi. Scelta che comporta, sostiene
il sindacato, il ricorso a corse bis quando i
passeggeri aumentano, con la conseguenza che si
mettono in avqua più mezzi e quindi si intasa la
laguna.
«E intanto - fa notare la Cgil - le
motonavi, mezzi unici per capacità e
operatività, continuano a sostare in bella vista
di fronte alla direzione dell’azienda
praticamente inutilizzati».
«Perché - si chiede il sindacato - non
destinare alla propria azienda partecipata il
compito di offrire un servizio degno di una
città come Venezia (così come succede in tante
altre città di enorme importanza artistica e
culturale di tutta Europa e del mondo) e
lasciare invece che un terminal insostituibile
come Punta Sabbioni diventasse un’altra casbah
di interessi privati, senza regole né garanzie
come il Tronchetto?». E ancora: «Perché restare
sordi ai bisogni della città e continuare nella
contraddizione che si estende oggi alla scelta
inappropriata di dividere i flussi nei pontili
di imbarco?». Il sindacato in passato aveva
proposto di dividere i servizi offerti ai
turisti, con linee dedicate di Actv, da quelli
quotidianamente offerti ai residenti. Una linea
esclusivamente turistica, quindi, come quella
proposta ieri dall’Udc.
«Le scelte dell’amministrazione di una
città e quindi anche delle proprie aziende -
conclude la Cgil . devono in ogni caso essere
ricercate principalmente in funzione di un
interesse pubblico, come ha detto il sindaco».
Actv, in 10 domande tutti i dubbi su Imob
Dal 1° aprile si "bippano" anche gli
abbonamenti L’azienda spiega perché
Il Gazzettino, Giovedì 21 Aprile 2011,
Raffaella Vittadello
Timbrare l’abbonamento per fornire dati
statistici ad Actv, senza dubbio una scocciatura
- oltre che un obbligo di legge - che tante
lamentele si è attirata, con l’arrivo in
redazione di centinaia di prese di posizione di
lettori inferociti. Rari i casi di favore.
Abbiamo posto una decina di domande ad Actv, per
chiarire molti dei dubbi che sono stati
sollevati dagli utenti.
1La
privacy dei viaggiatori viene violata con la
raccolta dei dati e la validazione ai tornelli? «Ogni
volta che si convalida una tessera Imob i dati
vengono raccolti da Actv nel rispetto dei
dettami imposti dal Garante della Privacy, che
esplicitamente ha approvato le modalità. Esse
prevedono la cancellazione definitiva
dell’identità dell’utente che ha validato entro
le 72 ore (il tempo necessario per
l’elaborazione statistica) e che ciascuna
tessera non possa tenere in memoria più di 5 bip,
con cancellazione progressiva. I dati raccolti
(milioni di bip al giorno!) vengono scaricati a
fine giornata su un computer centrale nella sede
Actv, cui può accedere solo il personale
addetto. La protezione dei dati è ovviamente
garantita da sistemi di antiintrusione
informatica, mai violati».
2Perchè
è necessario convalidare gli abbonamenti? «La
raccolta dati sistematica (e non periodica e
“manuale” come era effettuata fino a poco tempo
fa) consente di conoscere con maggior precisione
le modalità di utilizzo del mezzo pubblico e non
gli spostamenti delle persone, allo scopo
fondamentale di migliorare la pianificazione e
programmazione del servizio, dall’altro di
ottenere tutte le informazioni necessarie ad una
miglior definizione delle politiche tariffarie.
L’obbligo di validazione, assieme
all’introduzione dei tornelli, serve a
contrastare l’evasione e a preparare gli utenti
all’impiego del biglietto unico regionale».
3Quante
multe sono state comminate finora ad abbonati
che si erano dimenticati di validare? «Nei
primi 7 giorni di introduzione su quasi 3.500
controlli solo lo 0,7% dei controllati (25 multe
su tutta la rete Actv bus+navigazione) non aveva
validato».
4A
che cosa servono le ricevute? «Le
ricevute dei biglietti, senza costi a carico
dell’utente e in assenza di un ticket cartaceo,
sono utili e necessarie per due i motivi: il
primo fiscale, perchè la ricevuta è uno
scontrino e serve a coloro che viaggiano per
lavoro come giustificativo per i rimborsi spese;
il secondo motivo è la trasparenza per il
cliente: sullo scontrino è possibile infatti
controllare il resto ricevuto e la quantità di
biglietti caricati (acquistati e preesistenti)».
5Ai
disabili vengono applicate le tariffe Carta
Venezia e il titolo di viaggio comprende
l’eventuale accompagnatore. Perchè sulla
ricevuta i disabili vengono equiparati ai
bagagli? «La
dicitura sul biglietto corrispondente al codice
11220 identifica il biglietto del valore di un
€1.20. Casualmente il biglietto per il bagaglio
e quello per il disabile (che per norma,
indipendentemente dalla provenienza e dal
possesso o meno di carta venezia paga sempre
€1.20) ha la stessa anagrafica identificata in
base al costo. Comprendiamo la “brutta
dicitura”, ringraziamo per la segnalazione,
provvederemo a sostituirla nei prossimo giorni».
6Come
ci si deve comportare nel caso di viaggio di
andata e ritorno o con il cambio di mezzo? «Il
biglietto sui mezzi Actv è valido per 75 minuti
dalla prima convalida. È possibile effettuare
viaggi su mezzi diversi purché nella stessa
direzione, mentre il cambio direttrice – a
Venezia così come in tutta Europa – prevede per
legge (regolamento comunale sui trasporti)
l’addebito di un nuovo biglietto. Le validatici
Imob impediscono di scaricare un secondo
biglietto prima dei 75 minuti a meno che non sia
l’utente che volontariamente (con il tasto +)
intende utilizzare un secondo titolo di viaggio.
Entro i 75 minuti viene registrato solo il
cambio mezzo».(Ecco
il motivo per cui chi rioblitera prima dei 75’
anche in caso di abbonamento, ottiene il numero
di minuti mancanti, ndr).
7È
possibile obliterare a bordo dei vaporetti?
«Sarà possibile richiedere ai marinai in
servizio la convalida e l’acquisto (con una
piccola maggiorazione) del biglietto a bordo dei
vaporetti. Una prassi tutta veneziana,
consolidata nel tempo, che Actv è disponibile a
mantenere per rendere il servizio agli utenti
ancora più fruibile. A partire da giugno saranno
distribuiti al personale di bordo oltre 700
palmari grazie ai quali il personale potrà anche
convalidare gli abbonamenti di chi,
eccezionalmente, è stato impossibilitato a farlo
a terra».
8Actv
ha intenzione di mettere validatrici a bordo
delle grandi unità, come ferry boat e motonavi? «No,
non sono necessarie le obliteratrici a bordo dei
ferryboat. I passeggeri a piedi hanno la
possibilità di convalidare a terra all’accesso
al ferryboat, mentre gli utenti in auto avranno
a disposizione – entro un paio di settimane -
una convalidatrice accanto alla biglietteria.
Così, una volta acquistato il biglietto per
l’auto si potrà contestualmente convalidare (o
acquistare) anche gli abbonamenti (o i
biglietti) dei passeggeri e del guidatore».
9Come
si scaricano i biglietti multipli? Era stata
segnalata infatti la difficoltà per i gruppi di
scaricare il viaggio in sequenza da un’unica
tessera. «Da
almeno 2 anni i biglietti multipli utilizzati
per i gruppi sono stati unificati in un unico
titolo di viaggio che comprende tutti i
biglietti (ad esempio 1 biglietto per 10
persone/corse) questo tipo di biglietti
scaricano le corse multiple tutte in una volta
con un solo “bip”».
10Sono
previsti tornelli sui bus? «Actv
sta studiando la possibilità di installare una
sorta di “tornelli” anche sui bus extraurbani.
Si tratta di un sistema già utilizzato in Svezia
che verrà testato in via sperimentale dopo aver
ricevuto il via libera dal Ministero».
Bufera per le nuove regole Imob
Polemico Bonzio, Boraso minaccia querele
Bufera sulle nuove regole imposte da Actv con l'obbligo
di vidimare gli abbonamenti ogni volta che si sale in
vaporetto. Accuse bipartizan ieri in Consiglio comunale
a un provvedimento che «crea disagi soltanto a studenti
e lavoratori, senza incidere sull'evasione reale». «Io
andrò da un avvocato, e le sanzioni non le pago», tuona
Renato Boraso del Pdl, «questi dirigenti è ora che
vadano a casa». Tutto è cominciato quando il presidente
Roberto Turetta ha aperto i lavori con un avviso: «Vi
ricordo che dal primo aprile avete l'obbligo di bippare
i vostri abbonamenti prima di salire a bordo». Fuoco di
fila dalle opposizioni. «Non si possono penalizzare
sempre i cittadini», dice Cesare Campa del Pdl, che ha
presentato un'interrogazione al sindaco Orsoni, «e
scaricare sugli utenti tutti i problemi dell'azienda».
Dubbi anche da Pino Toso (Pd), che annuncia proposte di
modifica. «Se proprio devono, le macchinette le mettano
a bordo, non a terra, come succede nei bus». Perplessità
soprattutto sull'obbligo imposto invocando una legge
regionale, di vidimare anche gli abbonamenti con il
tagliando in regola. «Ve lo immaginate cosa succede
nelle ore di punta, quando la gente ha fretta per non
perdere il vaporetto?». Ma Vela e Actv insistono. Fino a
ieri nessun manifesto avvertiva del cambiamento, né il
sito Internet dell'azienda. «Nostro obiettivo è mettere
i tornelli dappertutto, come nella metropolitana di
Milano», dicono il presidente Sandro Moro e il direttore
Vincenzo Monaco. E pensano anche a un incentivo, premi
estratti a sorte tra coloro che saranno definiti «utenti
virtuosi». Ma la protesta monta. Ieri a Ca' Loredan si è
anche sparsa la voce che l'azienda avrebbe in animo di
avviare la cassa integrazione per i lavoratori. «Questo
è grave», sbotta Sebastiano Bonzio, consigliere della
sinistra e delegato del sindaco ai problemi del lavoro,
«non si possono scaricare tutti i problemidell'azienda
sugli utenti e sui lavoratori. Ho chiesto la
convocazione urgente di presidente e direttore in
commissione. Vogliamo spiegazioni, in caso contrario
siamo pronti a chiedere le dimissioni dell'attuale
dirigenza». Actv ancora nella bufera, dunque. Nei giorni
scorsi le accuse dei pendolari delle isole, ripresi dal
consigliere del Pd Davide Tagliapietra, per gli scarsi
servizi garantiti ai residenti. (a.v.)
29 marzo 2011
Rivoluzione Imob: bus e
vaporetti,bipanche
per gli abbonati
Dal 1º aprile rivoluzione per i fedelissimi dell'Actv,
sarà obbligatorio "timbrare". Multe di sei euro per i
trasgressori. L'obiettivo è la lotta agli "evasori" e
la necessità di mappare i flussi
VENEZIA. Non è un Pesce: dal primo aprile sarà
obbligatorio «bippare» la tessera Imob anche per gli
abbonati, su battelli e autobus. Pena una multa di 6
euro. Non solo: bisognerà validare nuovamente la tessera
anche se nel corso del viaggio si cambia mezzo per
raggiungere la propria destinazione o se c'è una gran
folla agli imbarcaderi e si sta per perdere il battello.
C'è di che far fischiare le orecchie ai vertici di Actv
e a Comune e Provincia, che hanno fortissimamente voluto
che l'azienda applicasse una norma regionale (la legge
4/2008 obbliga tutti gli utenti a validare gli
abbonamenti elettronici) finora bellamente ignorata in
nome del quieto vivere, in fase di lancio del nuovo
sistema.
Lotta all'evasione.Politici
e amministratori la spiegano così: lotta all'evasione e
necessità di mappare i flussi. «In tempi di tagli
drammatici», commenta il presidente Panettoni, «abbiamo
l'obbligo morale di recuperare tutti i fondi possibili,
anche se da noi l'evasione è già ridotta all'osso: 1% in
navigazione, 3% nell'automobilistico - circa 4 milioni
di euro sui 100 di incassi complessivi - contro una
media nazionale del 20%. Comunque, si tratta di un gesto
abituale in tutte le città del mondo: non sali in
metropolitana se non validi l'abbonamento e già ora
l'80% degli ingressi avviene attraverso 5 pontili
centrali - Rialto, San Marco, Piazzale Roma, Ferrovia,
Tronchetto - dove sono presenti tornelli o controllori».
I flussi.«E'
un gesto dovuto per legge», commenta l'assessore alla
Mobilità Ugo Bergamo, «e ci permetterà di conoscere
anche gli esatti flussi di passaggio, linea per linea,
per calibrare al meglio i servizi. I maggiori incassi ci
permetteranno poi di diminuire i tagli alle corse (e al
personale) per le riduzioni dei fondi regionali».
«Abbiamo sollecitato il passo noi», conferma l'assessore
provinciale Giacomo Grandolfo, che con Actv aveva
discusso animatamente proprio per la mancanza di dati
certi sul numero delle persone trasportate, a fronte
della richiesta dell'azienda di 3,5 milioni di euro per
corse extra rispetto al contratto di servizio. «Non
vogliamo gravare l'utenza di una fatica in più», si
giustifica Grandolfo, «ma chiedere un aiuto a gestire i
servizi sulla base di dati certi».
Tornelli anche in bus.Non
solo progressivamente tutti gli imbarcaderi saranno
dotati di tornelli d'ingresso - annuncia il presidente
Actv Panettoni - ma si sperimenterà una sorta di
"tornello" anche a bordo degli autobus extraurbani:
«Abbiamo già avanzato richiesta al ministero per
utilizzare una porta ad apertura a scorrimento, interna
ai mezzi, usata in Svezia dalla ditta Laeserline».
Palmari fantasma.Uno
dei punti deboli del sistema di controllo Imob, è
l'impossibilità - da sempre - di validare/controllare i
biglietti elettronici a bordo, per mancanza di palmari.
«In origine, erano stati dati in dotazione al
vaporetto», commenta Bergamo, «e l'80% degli strumenti è
stato danneggiato, senza che alcuno ne avesse la
responsabilità. Ora Actv ha sviluppato un hardware
proprio e i nuovi palmari saranno dati in dotazione a
giugno ad ogni singolo marinaio-controllore, che ne avrà
la responsabilità».
Privacy: rischio ricorso.Nel
momento in cui si valida l'abbonamento, il sistema
Actv-Vela riceve un dato che è comprensivo di tessera e
nominativo del titolare. Idealmente: sa dove va
chiunque. L'Autorità per la Privacy aveva dato il suo
benestare ad alcune condizioni. «Dopo 72 ore i dati
vengono disaggregati e resi anonimi», spiega il
presidente di Vela Sandro Moro, «e non c'è rischio che
la tessera invii dati in maniera autonoma, perché il
sistema è tarato per una validazione volontaria, a pochi
centimetri, anche perché altrimenti scaricherebbe i
biglietti ogni volta che qualcuno passa a distanza di
imbarcadero». «Non esiste: io non bippo, mi faccio
multare e poi faccio ricorso al Garante», annuncia
l'avvocato Francesco d'Elia, «non c'è alcun bisogno che
Actv sappia che Pinco Pallino ha preso il battello a
Rialto per andare al Lido, ma solo che un passeggero ha
preso quel mezzo: il dato va disaggregato. Motivi di
sicurezza? Ma un terrorista compera il biglietto -
anonimo - e lo timbra, non l'abbonamento».