La Nuova Venezia 01 12 2015
Ernesto Canal, il pioniere dell’archeologia lagunare
Un convegno e una festa nella tenuta «Venissa» a
Mazzorbo, per la riedizione del grande lavoro di Ernesto
Tito Canal «Archeologia nella laguna di Venezia
1960-2010». Colui che ha dato un contributo...
Un convegno e una festa nella tenuta «Venissa»
a Mazzorbo, per la riedizione del grande lavoro di
Ernesto Tito Canal «Archeologia nella laguna di Venezia
1960-2010». Colui che ha dato un contributo decisivo
nella scoperta delle origini della laguna e delle sue
ricchezze archeologiche custodite sott’acqua.
Cinquant'anni di ricerche ininterrotte, 175 stazioni
archeologiche individuate e oltre 90.000 reperti
consegnati alla Soprintendenza.
Ernesto Tito Canal è stato un vero
pioniere dell’archeologia lagunare. Appassionato e
studioso, scopritore di pezzi di storia delle origini,
venne nominato «Ispettore onorario» della Soprintendenza
Archeologica nel 1971 e della Soprintendenza ai Beni
Storico-Artistici di Venezia nel 1980.
Con amici ed esperti di archeologìa
subacquea come l’Equipe veneziana di Ricerca, Franco
Tonello e i sub veneziani, l’Archeoclub, i pescatori di
Burano, ha lavorato per anni tra velme e barene,
rivelando al grande pubblico verità fino ad allora
nascoste. «Archeologia della laguna» è il risultato di
quel grande lavoro: anche uno strumento prezioso per chi
voglia davvero studiare la storia delle origini di
Venezia.
Ieri nella serata di presentazione hanno
parlato Marco Molin - presidente del Centro Studi
Torcellani, Franco Tonello, archeologo subacqueo, Giulio
Pozzana, presidente dell’Equipe veneziana di ricerca e
il direttore di Venissa. Canal, 91 anni compiuti, ha
mandato un messaggio, raccolto dallo stesso Tonello e
letto in apertura dei lavori.
«Gli ultimi veri venexiani» il titolo
della rassegna. Che ha visto ieri una buona affluenza di
persone curiose di scoprire le verità scoperte da Canal.
Studioso autodidatta che è riuscito con il suo lavoro di
ricerca a mettere in discussione le tesi degli storici.
«La laguna è più antica di quanto crediamo», diceva.
Partito dallo studio delle correnti e dai ritrovamenti
di pietre e reperti nei fondali. I primi incontri con i
pescatori buranelli, negli anni Sessanta, convincono
Canal ad approfondire lo studio delle correnti e a
esplorare i fondali. «La laguna è stata anche
nell’antichità al centro di scambi commerciali e
interessi economici», diceva.
Dunque, i romani commerciavano da queste
parti quando ancora Venezia non era stata fondata. Lo
testimoniano i resti di strade, relitti di navi e
reperti di ogni tipo.
Uno studio nato «sul campo» che poi è
stato finalmente riconosciuto anche dalla scienza
ufficiale. Oggi il lavoro di Canal è indispensabile per
chi voglia approfondire gli studi sulle
origini della civiltà veneziana.
E il suo volume che raccoglie il lavoro
di una vita «Archeologia dal 1960 al 2010» contiene
cartografie e rilievi unici al mondo. Una festa per la
ristampa in versione di lusso e un brindisi finale con
gli amici del grande archeologo.
Alberto Vitucci
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