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Magistrato alle Acque Crescono e segnalazioni di persone che avrebbero pagato, Posti barca, la rabbia dei concessionari,

Raffaella Vittadello Il Gazzettino 1 11 2013

 

 

Tangenti per il posto acqua: indagato
funzionario del Magistrato alle acque

L'uomo in alcune occasioni si faceva aiutare da un geometra
Numerosi cittadini sono stati chiamati a testimoniare in Procura

Gianluca Amadori, Il Gazzettino Giovedì 31 Ottobre 2013

 

VENEZIA - È accusato di aver chiesto e incassato somme di denaro in cambio di un "aiuto" nel rilascio di posti barcanel canali di competenza demaniale, alla Giudecca e al Lido di Venezia. Un funzionario del Magistrato alle acque di Venezia è finito sotto inchiesta e il sostituto procuratore Federico Bressan ha formulato nei suoi confronti l’ipotesi di reato di concussione. Il dipendente pubblico, il cui nome non è trapelato, ha già subìto una perquisizione da parte degli investigatori, alla ricerca di documentazione utile per le indagini, ed è stato spostato ad altro incarico in attesa che la magistratura faccia piena luce sulla vicenda.

Finora davanti agli inquirenti sono comparsi numerosi cittadini e titolari di imprese i quali hanno riferito di aver ricevuto richieste da parte del funzionario del Magistrato alle acque, all’epoca in servizio nel settore Spazi acquei, e di avergli versato consistenti somme di denaro, in alcuni casi superiori a mille euro a pratica, al fine di riuscire ad ottenere l’agognato posto barca. Quella offerta dal dipendente pubblico sarebbe stata, secondo quanto riferito dai testimoni, una sorta di consulenza, un aiuto nella compilazione della documentazione necessaria per presentare la richiesta di posto barca. In alcuni casi vi sarebbe stato anche l’intervento di un geometra.

Il Magistrato alle acque ha la gestione degli spazi acquei demaniali. E dunque di una serie di canali della Giudecca e del Lido di Venezia, nonché di canal Salso, canale Dese, canale Santa Maria (Tessera/Altino) e altri fiumi/canali all'interno della laguna di Venezia.

 
Spazi acquei in "vendita" a 500 euro

 

Il primo bando per 50 posti barca privati

Operazione trasparenza in Comune per l’assegnazione degli ormeggi. Sarà stilata una graduatoria valida per due anni

 

Un provvedimento storico per la nostra città». Così lo definisce l’assessore comunale alla Mobilità Ugo Bergamo ed è in effetti la prima volta Ca’ Farsetti si accinge a varare una serie di bandi per l’assegnazione di posti barca in centro storico - merce rara e ambitissima da anni da molti Veneziani - articolati per zone omogenee, sestieri e isole, stilando una graduatoria che avrà validità di due anni per la progressiva assegnazione, in base ad essa, degli spazi acquei per imbarcazioni che si renderanno liberi.

Approvata infatti ieri in Giunta la delibera che fissa gli «indirizzi per la predisposizione del bando di pubblico concorso per la formazione di graduatorie utili per l’assegnazione di posti di ormeggio nelle acque di competenza del Comune di Venezia».

«Sono davvero soddisfatto di questo provvedimento - ha sottolineato l’assessore Bergamo - che, per la prima volta dopo anni, va finalmente a sostituirsi ai precedenti meccanismi di assegnazione che non garantivano un’adeguata trasparenza».

La graduatoria infatti sarà formata sulla base dei punteggi assegnati: per partecipare ai bandi sarà necessario essere residenti nel Comune di Venezia o svolgere attività nel territorio comunale.

I natanti per i quali si potrà richiedere l’occupazione di spazio acqueo dovranno avere, in via preferenziale, destinazione da diporto, uso privato, trasporto merci e persone, conto proprio o conto terzi. Ciascuno potrà presentare domanda per un massimo di due zone.

«Cinquanta posti barca sono già liberi - ha concluso Bergamo - e, molto probabilmente, se ne libereranno altrettanti nell’arco dei due anni. Nel frattempo stiamo puntando allo spostamento al Tronchetto dei mezzi commerciali e procederemo ai trasferimenti coattivi se ce ne fosse bisogno. Inoltre i nostri uffici hanno esaurito le duemila pratiche di richiesta posti barca che si erano accumulate nel tempo».

Proprio lo spostamento al Tronchetto nella nuova darsena - dove sono oltre un centinaio i posti ancora liberi - delle barche da trasporto, sta liberando spazi acquei ei canali cittadini per ospitare imbarcazioni. Il bando sarà articolato per zone, che saranno Dorsoduro (8 posti per ora), Santa Croce (6),San Polo (0), Cannaregio (14), San Marco (2), Castello (5), Giudecca (1), Lido (2), Burano (4) e Murano (5).

Ciascuno potrà presentare domanda al massimo per due zone. Priorità nella graduatoria ai residenti in Centro Storico o nelle isole, seguiti da quelli di terraferma e infine a coloro che abbiano in proprietà o in affitto un’abitazione per la residenza in Centro Storico o nelle isole. Per gli enti e le imprese sarà requisito essenziale avere una sede in laguna e i natanti per cui si darà richiesta non potranno superare i 12 metri.

Le barche “favorite” nell’ordine nella graduatoria saranno le barche realizzate con opera viva in fasciame di legno, le tipiche in legno, le tipiche non in legno, e altre diverse ma non costruite in metallo.

Le destinazioni preferite, nell’ordine, saranno per diporto, per uso privato, per trasporto merci conto proprio o conto terzi e per trasporto persone conto proprio o cfontro terzi. Sarà valutato in via preferenziale anche il fatto di non avere già in concessione spazi acquei e di non avere in famiglia chi ha già un posto-barca.

Enrico Tantucci

La Nuova Venezia 20 gennaio 2012


 

Spazi acquei, la precedenza andrà ai residenti
 
Il consiglio comunale approva il regolamento dopo una battaglia di emendamenti. Bocciata la "compravendita"
 
Il Gazzettino, Martedì 10 Maggio 2011,
Il "colpo di spugna" è stato definitivamente archiviato. L’emendamento alla delibera sul nuovo Regolamento sugli spazi acquei dedicato alla compravendita delle aree si è inabissato dopo un feroce "batti e ribatti" in consiglio comunale. Così, dopo quasi tre ore di dibattito, e alcuni passaggi burocratici e istituzionali, Ca’ Farsetti ha dato il via libera al nuovo Regolamento sugli spazi acquei presentato dall’assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo che, con un vero e proprio slalom tra le contestazioni e le richieste di emendamento soprattutto dalle opposizioni, è riuscito a mettere d’accordo più d’uno con un’abile opera di "accoglimento" di emendamenti singoli o con la "bocciatura" tout court di altri, tra i quali quello "famigerato" sulla compravendita degli spazi acquei.
      Alla fine, pur nei distinguo con il consigliere Pdl, Cesare Campa che è riuscito a far introdurre alcune priorità sulle assegnazioni (prima i residenti in centro storico e nelle isole; poi i residenti in terraferma; ultimi i "dimoranti"), il consiglio comunale ha approvato il documento con 25 voti favorevoli e 18 astenuti. A tarda sera, il consiglio stava discutendo, sotto gli occhi di numerosi operatori aderenti al sindacato Usb, del progetto di assistenza domiciliare che Ca’ Farsetti vorrebbe mettere parzialmente a pagamento. «La situazione dei trasferimenti finanziari al Comune - ha detto l’assessore al Bilancio, Sandro Simionato - ci impedisce di garantire, anche contro la nostra volontà, la gratuità del servizio».
 

 
CONSIGLIO COMUNALE
 
Spazi acquei, sfuma il tentativo
di legalizzare la compravendita

Il Gazzettino, Martedì 3 Maggio 2011,
Poteva essere un micidiale colpo di spugna, che avrebbe ingessato per sempre la questione degli spazi acquei in centro storico. Un emendamento alla delibera sul nuovo Regolamento, presentato ieri in commissione Quarta dalla giunta, avrebbe potuto legalizzare la compravendita degli spazi acquei una volta passato nel Consiglio del pomeriggio. Solo la levata di scudi dell’opposizione e in particolare del consigliere del Pdl Sebastiano Costalonga, ha indotto l’assessore Ugo Bergamo a ritirarlo. Ecco il testo, che vale la pena leggere: "In caso di trasferimento tra persone fisiche di unità da diporto o ad uso privato, il conseguente trasferimento della concessione è consentito solo se l’unità abbia occupato lo spazio concesso almeno nei tre anni antecedenti, e la concessione viene revocata qualora l’unità non permanga nell’occupazione almeno nei tre anni successivi".
      In pratica, quello che era solo un malcostume sarebbe diventato la regola. Un altro "scandalo" riguarda il numero di spazi acquei concessi a non residenti a causa del permissivismo del regolamento vigente, che non dà la prelazione ai veneziani. Sono ben 700 i posti assegnati a "foresti". Posti sottratti ai veneziani, che sono costretti a mettere le proprie barche nei cantieri, pagando anche più di 100 euro al mese.
      «È probabilmente a causa di questi posti - afferma Costalonga - che si è poi scatenata la "caccia" ai pochi rimasti, spesso ricorrendo a mezzi e mezzucci».
      Difficile far pulizia senza scatenare una valanga di ricorsi, anche se c’è chi lo vorrebbe.
      «Per noi veneziani - attacca Giovanni Giusto (Lega) - la barca non è un capriccio, ma un modo di vita e spesso una necessità. Per uno di fuori è invece un mezzo per farsi la gita in laguna. Per questo sono inorridito quando ho visto due emendamenti del consigliere della Fds Sebastiano Bonzio che puntava ancora una volta a discriminare i residenti in centro storico e nelle isole».
      Nella bozza predisposta dall’assessore Bergamo, i bandi che verranno fatti per l’assegnazione degli spazi acquei daranno la priorità ai residenti nel centro storico e nelle isole. Nei due emendamenti, la locuzione "centro storico e nelle isole" viene sostituita con "nel Comune di Venezia".
      «Questa non deve essere una battaglia dell’opposizione - conclude Giusto - ma di tutti i veneziani».
      Al momento della discussione in Consiglio, è però mancato il numero legale. Quindi tutto è rinviato.
      Ieri, intanto, il sindaco ha dato comunicazione che il Comune non entrerà più nella compagine sociale del Gral (l’ente concessionario degli specchi acquei per l’allevamento delle vongole) per decorrenza dei termini per l’esercizio del diritto di prelazione.

 

L’INCHIESTA Il magistrato ha contattato Ca’ Farsetti per ottenere l’elenco degli assegnatari
 
Spazi acquei, indaga la Procura
 
Il procuratore Mastelloni ha aperto un fascicolo sulla trasparenza nella concessione dei posti barca

Domenica 1 Maggio 2011,
Un fascicolo d’inchiesta sulla concessione degli spazi acquei in rii e canali del centro storico. L’ha aperta il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni a seguito dei numerosi articoli di stampa apparsi sulla gestione del servizio e ad alcune prese di posizione relative ad una presunta scarsa trasparenza delle procedure. Per il momento non vi è alcuna ipotesi di reato, tantomeno figurano persone indagate: si tratta piuttosto di una indagine conoscitiva, finalizzata ad acquisire informazioni sui meccanismi utilizzati per l’assegnazione dei posti barca. Il magistrato ha già contattato Ca’ Farsetti per ottenere l’elenco degli spazi acquei disponibili e la lista degli assegnatari.
      Sulla questione degli spazi acquei è in corso un animato dibattito in città da qualche settimana: a metà aprile, davanti alla commissione consiliare competente, sono state illustrate le novità che dovrebbero essere introdotte da una delibera per l’adozione di un regolamento che dovrebbe fissare con maggiore precisione i criteri di assegnazione, attraverso un bando biennale con relativa graduatoria. «Sarà una rivoluzione necessaria - aveva commentato il presidente della commissione, Luigi Giordani, definendo «indecoroso» il sistema attualmente in vigore - I posti sono assegnati secondo disposizioni di servizio che vengono "pilotate" in base alla capacità del singolo di trovarsi un posto barca. Vige il sistema della "soffiata" sul posto che si libera. É sempre l’interessato che deve ad arrangiarsi tra gli uffici che rilasciano la concessione e i vigili urbani che devono occuparsi della verifica sul posto...». Lo stesso Giordani aveva parlato di «logica clientelare che solo con il bando pubblico sarà finalmente superata». E non sono mancati i riferimenti all’esistenza di vere e proprie "compravendite" di posti barca, peraltro in violazione di quanto previsto dall’attuale regolamento.
      L’argomento è all’ordine del giorno del consiglio comunale del prossimo 2 maggio, nel corso del quale sarà sicuramente affrontato anche il tema dell’aumento della Cosap sugli spazi acquei, che ha sollevato innumerevoli polemiche e contestazioni.
 
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla concessione degli spazi acquei in rii e canali del centro storico. Per il momento non vi è alcuna ipotesi di reato, tantomeno figurano persone indagate: si tratta piuttosto di una indagine conoscitiva, finalizzata ad acquisire informazioni sui meccanismi utilizzati per l’assegnazione dei posti barca. Il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni ha chiesto a Ca’ Farsetti l’elenco degli spazi acquei disponibili e la lista degli assegnatari.
 
Il Gazzettino, Domenica 1 Maggio 2011,
C’è un documento, di fine gennaio 2008, totalmente ignorato dall’amministrazione comunale, sebbene fosse stato votato all’unanimità dalla Municipalità. Si tratta di un’interrogazione all’allora sindaco Cacciari presentata dall’allora capogruppo di An Pietro Bortoluzzi sulla gestione degli spazi acquei e sulle concessioni dei posti-barca. 
      Un’interrogazione a cui il sindaco avrebbe dovuto rispondere entro un mese, ma che non ottenne mai alcuna risposta. Eppure era un documento che chiedeva di fare luce sulla gestione dei posti barca. Quell’interrogazione diceva che molti cittadini avevano segnalato «un proficuo mercato nero relativo alla cessione, al subaffitto e alla liberazione di un posto-barca, che ormai vede una sorta di tariffario che giunge fino ai 5mila euro da sborsarsi per ottenere la “dritta” per l’indicazione di un posto libero o per il subaffitto dello stesso».
      Un atto d’accusa grave, che cadde nel vuoto, cancellato dal silenzio istituzionale. Un paio di settimane fa, però, in città sono comparsi alcuni manifesti anonimi che chiedevano di indagare sulla gestione degli spazi acquei, e contemporaneamente il presidente della competente commissione consiliare, Luigi Giordani, ha lamentato l’esistenza di un meccanismo «poco trasparente», che può «favorire una logica clientelare». Di qui la necessità di ricorrere a un bando pubblico per l’assegnazione dei posti. Ma ora anche la magistratura vuole vederci chiaro.
 

 

Il Gazzettino, Sabato 30 Aprile 2011,
(m.f.) Una mozione per chiedere alla Giunta di fare un ripensamento sull’incremento della Cosap sugli spazi acquei ha messo in crisi la maggioranza e fatto perdere la pazienza al sindaco, che in genere ne ha più di Giobbe. Tanto da sbottare: "Basta, è meglio che qui venga un commissario".
      Il tutto è avvenuto sotto la forte pressione di un gruppo di pescatori vagantivi, che a forte voce chiedeva di rivedere gli aumenti, che in alcuni casi sono arrivati al raddoppio, mantenendo la gratuità delle concessioni a barche in legno con il fine nobile di mantenere la tradizione veneziana, di contribuire agli alti costi di manutenzione e di far lavorare i cantieri. A volte, però, le barche di legno, non costando nulla, si prestano al turpe "commercio" dei posti, proibito dal regolamento.
      A dare fuoco alle polveri è stato Costalonga (Pdl) che ha chiesto di discutere la mozione subito. Si chiedeva di riscuotere la tassa dello scorso anno e poi, alla luce delle esigenze di bilancio, rivedere la tariffa.
      Alle bordate dell’opposizione si sono uniti alcuni esponenti della maggioranza, tra cui Jacopo Molina e Renzo Scarpa, ma anche altri. Bonzio (Fds) e Gavagnin (5 stelle) hanno proposto di far pagare un obolo anche alle barche in legno, Lastrucci ha chiesto di modulare gli aumenti in base al reddito.
      «La sede adatta per discutere di questo - ha detto il sindaco - sarebbe stata la discussione sul bilancio, che cause esterne a noi ci impongono di affrontare in avanti a differenza delle tariffe. L’aumento medio è di circa 100 euro, due caffè a settimana, mentre abbiamo mantenuto l’esenzione per circa 2mila barche in legno. Le barche interessate dagli aumenti sono 1450. Abbiamo fatto questo nell’interesse della città e niente altro. La gratuità facilita il mantenimento di quel tipo di barca e dà lavoro ai cantieri che fanno le manutenzioni».
      La mozione è stata respinta con 17 voti a favore e 23 contrari.

 

 
VENEZIA Si cambia: saranno assegnati con bando pubblico e relativa graduatoria
 
I furbetti dei posti barca
 
Il presidente della Commissione consiliare: «Basta gestione clientelare degli spazi acquei»
Roberta Brunetti
 
«Spazi acquei
stop alle clientele»

Il Gazzettino, Mercoledì 20 Aprile 2011,
Spazi acquei, si cambia. Presto finirà la caccia ai posti liberi, che tanti malumori (e chiacchiere) solleva da sempre in città. Anche per gli agognati posti barca ci sarà un bando, con relativa graduatoria, per le assegnazioni. Se n’è parlato ieri, in commissione consiliare a Fa’ Farsetti, dove i tecnici hanno iniziato ad illustrare la delibera che fissa i nuovi criteri per il prossimo bando. «Sarà una rivoluzione necessaria - commenta il presidente della commissione, Luigi Giordani -. Il sistema attuale è veramente indecoroso. I posti sono assegnati secondo disposizioni di servizio che vengono "pilotate" in base alla capacità del singolo di trovarsi un posto barca. Vige il sistema della "soffiata" sul posto che si libera. É sempre l’interessato che deve ad arrangiarsi tra gli uffici che rilasciano la concessione e i vigili urbani che devono occuparsi della verifica sul posto...». Insomma un meccanismo «poco trasparente», che favorisce una «logica clientelare - accusa sempre Giordani - che solo con il bando pubblico sarà finalmente superata».
      La delibera illustrata ieri fissa i criteri generali con cui dovrà essere organizzato questo bando, compito che poi praticamente spetterà alla Giunta. Per fine mese è già stato fissato un incontro con l’assessore alla mobilità, Ugo Bergamo, per un ulteriore approfondimento, e la presentazione di eventuali emendamenti. L’obiettivo è quello di arrivare al voto del consiglio comunale sulla delibera per maggio.
      Ma se oggi vige la regola del più "fortunato" o "informato", quali saranno i criteri adottati dal nuovo bando? Nella delibera presentata ieri si delineano alcuni principi di fondo che la Giunta dovrà poi precisare meglio. Precedenza assoluta, innanzitutto, per i residenti. Poi per chi ha un alloggio a pianoterra. E ancora per chi vive nelle vicinanze del posto barca che si libera. La graduatoria resterà in vigore due anni e, secondo i tecnici, garantirà un certo ricambio. In media, infatti, sono 100 - su 6.000 - i posti barca che si liberano ogni anno e che potranno così essere assegnati a chi si trova già in graduatoria. Senza contare che con il trasferimento delle barche da trasporto al Tronchetto, si libereranno circa 250 posti.
      In attesa della rivoluzione sul sistema di assegnazione, il popolo dei posti barca è intanto in subbuglio per gli aumenti della Cosap (il canone di occupazione spazio acqueo). L’altro giorno un gruppetto di cittadini arrabbiati si è presentato anche in Consiglio comunale. In discussione doveva esserci una mozione presentata dal consigliere comunale Pdl, Sebastiano Costalonga, che chiedeva l’«immediata sospensione della riscossione del canone per verificare l’effettivo impatto delle percentuali di riduzione applicate alla tariffa base». La manovra della Giunta di gennaio, infatti, non è stata un vero e proprio aumento del canone, ma una riduzione degli sconti che venivano applicati. Solo le barche in legno si sono "salvate". Tutte le altre dovranno pagare di più. A Ca’ Farsetti è stato portato l’esempio di un cofano che nel 2010 pagava 86 euro, portati a 183! Un problema per i privati e anche per le attività economiche che hanno bisogno di posti barca. La mozione, alla fine, non è stata votata, perché è caduto il numero legale. Ma il problema resta aperto.
 

 

Concessioni degli spazi acquei on line, attivato un nuovo tassello del progetto "//Venice >Connected"

Da oggi, 2 ottobre, sono on line tutti i dati sull'occupazione degli spazi acquei a Venezia e nell'estuario. L'innovativo programma, parte integrante del progetto "//Venice >Connected", mette a disposizione di chiunque voglia consultarli, i dati relativi alle occupazioni, con la mappa che disegna l'ingombro dell'imbarcazione e i dati puntuali sulla concessione con l'esclusione, per problemi di privacy, del solo nome del concessionario.

Vai al sito degli spazi acquei

 

 

Comunicato stampa

 

Ancora una operazione di trasparenza del Comune di Venezia: da domani infatti saranno on line tutti i dati sull'occupazione degli spazi acquei a Venezia e nell'estuario. L'innovativo programma, parte integrante del progetto "//Venice >Connected", è stato presentato in una conferenza stampa dal vice sindaco e assessore al Traffico acqueo, Michele Vianello e si potrà trovare, dalla mattinata di domani, nella home page del sito internet del Comune. Su una base cartografica di proprietà dell'Amministrazione, che riveste quindi carattere di ufficialità, saranno a disposizione di chiunque voglia consultarli, i dati relativi alle occupazioni, con la mappa che disegna l'ingombro dell'imbarcazione e i dati puntuali sulla concessione con l'esclusione, per problemi di privacy, del solo nome del concessionario. 

"Un atto doveroso di trasparenza nei confronti della cittadinanza", ha tenuto a ribadire Vianello, che ha preannunciato l'apertura di un forum tematico sull'argomento. E da domani anche un numero verde (800 097 850) sarà a disposizione dei cittadini per richiedere informazioni, porre quesiti, segnalare problemi. "E' un modo di lavorare veramente innovativo per la Pubblica Amministrazione" ha sottolineato il vice sindaco, giudizio questo condiviso anche dal direttore generale, Vincenzo Sabato, che ha considerato questa attività una delle "best practices " del Comune che saranno segnalate al ministro Brunetta. 

La mappa disegna la totalità dei posti acquei assegnati, al momento circa 8 mila, identificando con un colore diverso le circa 700 posizioni ancora in fase di inserimento o oggetto di contenzioso. Le modalità di ricerca consentono di allargare la mappa nel punto voluto oppure di identificare il luogo attraverso l'anagrafico o il numero di protocollo della concessione. L'innovativo sistema sarà gratuitamente a disposizione di quanti vorranno utilizzarlo, ha tenuto a precisare il vice sindaco, che ha ricordato la versatilità di ricerca per anagrafico, utile anche per tutti i servizi d'emergenza che operano nel centro storico cittadino. E sarà a disposizione anche della Polizia municipale, che potrà avere una visione rapida della situazione favorevole ad esprimere pareri sugli spazi acquei. A tal proposito il responsabile del Servizio navigazione della Polizia municipale, Giordano Zuin, ha ricordato che quest'anno sono stati in totale 612 i pareri espressi sulle concessioni, 301 dei quali positivi e 311 negativi. 


Venezia, 1 ottobre 2008
 
 

 

 


 

Il Mercato Nero dei posti barca: 5mila euro a ormeggio, Il Gazzettino 30 11 2007

 

 

 

 

 

: penzo.gilberto