Le barche dei Casal: da Zoldo a
Venezia
Fabio Santin curatore mostra a Zoldo
Giorgio Suppiej presidente Arzanà
venerdì 27 settembre, ore 18, Squero
Tramontin
I colori della marineria
veneziana
Gianfranco Munerotto storico
Giuliano Borella produttore di colori
domenica 6 ottobre, ore 9-18 Gita in
Val di Zoldo visita alla mostra Le Barche dei Casal: il capolavoro
degli
squerarioli di Zoldo a Venezia,
con dimostrazioni degli artigiani
solo su prenotazione tel 041 5200331 – 041 5230558
venerdì 18 ottobre, ore 18, Convento
dei Cappuccini del Redentore, Giudecca
La caorlina dei frati: quale
futuro
per la più antica barca veneziana ancora navigante? fra Paolo frate cappuccino e Gilberto Penzo studioso
cantieristica veneziana
I frati del redentore alla Vogalonga 2019 Foto Darai
Mion, La Nuova Venezia 17 giugno 2019
Paolo Valier è un frate cappuccino del convento del
Redentore. Fra’ Paolo, con solide radici di una storica
famiglia veneziana che ha dato pure dei dogi alla
Serenissima, ha un diploma in assistente sociale ed è
nato a Rovigo. Un giorno ha deciso di seguire un
percorso di fede che lo porta a vivere in povertà e ha
indossato il saio, seguendo la parola di San Francesco.
Paolo sta ultimando il percorso di studio prima
dell’assegnazione definitiva del convento dove andrà.
Fra’ Paolo è una delle anime che ha portato a riscoprire
l’uso della caorlina del convento in occasione della
Vogalonga. In molti hanno visto l’equipaggio dei frati
che veloce scivolava la laguna, in mezzo alle altre
imbarcazioni, con la bandiera di San Marco a poppa. La
caorlina del convento è, a detta dello storico delle
imbarcazioni veneziane, Gilberto Penzo, la più bella caorlina
esistente e navigante in laguna. «Dai documenti del
convento», spiega fra’ Paolo, «ha almeno 120 anni. Fino
agli anni Sessanta era usata per trasportare merce e
prodotti vari, a uso del convento. Poi è stata
sostituita con una barca a motore. Qualcuno la ricorda
anche per il trasporto dei frati morti all’Isola di San
Michele. È stata realizzata, naturalmente, nel rispetto
della filosofia dell’Ordine, cioè nel nome della
povertà», spiega Paolo.
Dopo uno stop durato due anni, la caorlina del convento
è stata rimessa in acqua ed è tornata a solcare la
laguna con Paolo a poppa. Tempo alcuni anni e un
equipaggio di giovani frati ha riportato in auge la
caorlina che, rispetto a quelle realizzate nei decenni
seguenti, pesa alcuni quintali in più ed è più lunga.
<
/td>
Da sinistra il padre Guardiano Stefano
Crepaldi, Fra
Paolo, Saverio Pastor e Gilberto Penzo.
Fra Paolo descrive la caorlina dei
frati cappuccini.
El felze e il convento hanno offerto
un gustoso rinfresco innaffiato da ottimo vino.
Fra Paolo Paolo Brandlisio e Piero Dri
remeri, Gilberto Penzo e Marzio de Min intagliatore di
gondole
Per ultima casa abbiamo visitato la
protagonista della serata nella sua cavana del monastero