Restauro
della Caorlina “Maria”
Della
Caorlina “Maria” sappiamo solamente che è stata
costruita da Guido Amadi attorno agli anni ‘50 a Burano,
(informazione dataci il giorno del varo dopo il lungo
restauro) e che è sempre appartenuta a famiglie di
pescatori. Di certo invece sappiamo che è una delle ultime
rimaste nel suo genere, infatti questa barca è particolare
poiché mantiene intatte tutte le caratteristiche delle prime
caorline: ha ossatura in legno massello di rovere,
fasciame anch’esso in legno massello ma di larice e piegato
con l’umido fuoco delle “cane da brusa”(canne
raccolte nel delta del Po e adoperate per le loro
eccezionali qualità quando vengono bruciate); infine
l’imbarcazione mantiene la linea originale delle Caorline
da “Seraja”, ovvero da pesca, poiché non sono presenti
le “falche”(tavole sovrapposte per protezione
all’ultima tavola del fasciame).
Le misure
della Caorlina sono state decise, come per tutte le barche
da trasporto (in questo caso trasportava reti da pesca e
ovviamente il pescato), appositamente per rendere la barca
capiente ma non per questo risultare sgraziata, infatti
sono:
lunghezza
fuori tutto m. 10,50
larghezza
massima m. 2,10
altezza di
costruzione m. 90
immersione
a pieno carico m. 0,35
La caorlina
abbandonata nella barena a nord di Burano
La stessa dopo il corretto
restauro |