Restituzione assonometrica della
sezione centrale del Nuovo Trionfo
Riflessioni sulla deformazione
longitudinale degli scafi storici
In
questo breve video mostro lo stato attuale dell'ossatura
del trabaccolo "Il Nuovo Trionfo". Praticamente quasi
tutte le ordinate sono compromesse nel punto di maggior
sforzo, cioè nel "compenso" la zona di sovrapposizione
fra staminale e madiere.
Stupirsi di questa
situazione è come meravigliarsi se un uomo di
novant'anni abbia una serie di patologie, trattandosi di
eventi fisiologici legati all'età. Certamente se questo
intervento si fosse fatto prima si sarebbero risparmiati
molti soldi.
Comunque ora i problemi
sono di due tipi: uno economico per trovare per
l'ennesima volta l'ingente somma per il restauro.
L'altro tecnico per sostituire o rinforzare le ordinate
danneggiate. La soluzione filologica sarebbe rifarle
come sono tagliando le varie parti di convegno da
stortami. Questo richiederebbe innanzitutto di
reperire il materiale acconcio, ma segherie che
dispongano di stortami stagionati sono poche o nulle.
Inoltre questo richiederebbe una lavorazione
tradizionale lunga e difficoltosa.
Vista dello scheletro
alla mezzeria con la nomenclatura tradizionale
L'altra soluzione sarebbe
di rifare le ordinate in legno lamellare, cioè formando
un'intera sezione incollando sul posto strati di sottili
lamine di legno fino ad ottenere lo spessore richiesto,
Non è ovviamente una decisione facile da prendere,
combattuti come sempre fra ciò che sarebbe giusto e ciò
che è realisticamente possibile.
Si è svolta presso
l'Associazione Arzanà l'assemblea 2016 della Compagnia
della marineria tradizionale “Il Nuovo Trionfo”. I soci
hanno approvato il bilancio consultivo 2015 e quello
preventivo del 2016. Il presidente Massimo Gin Luca
Casaril e il sottoscritto hanno illustrato il procedere
dei lavori di restauro e le gravi problematiche
connesse. Si è sottolineto l'importanza di trovare nuovi
soci sostenitori per finanziare questi nuovi e
improcrastinabili lavori di restauro. Quindi faccio mio
questo appello alle persone di buona volontà di
supportare questa lodevole iniziativa con offerte in
denaro, sponsorizzazioni e prestazioni d'opera.
Mercoledi 27 aprile 2016 il sottoscritto con
Luca Casaril e Massimo Gin, ci siamo recati alla Romea
legnami per verificare la disponibilità di legno adatto
alla ricostruzione del paramezzale de Il Nuovo Trionfo
Alcuni ponti di iroko da 100
da utilizzare per altre opere interne
Naturalmente il pacco di
Iroko, stagionato da 6 anni, che abbiamo scelto era
quello più in basso e centrale della catasta
Il momento del conto
Per
un razionale lavoro di restauro delle parti interne del
trabaccolo Il Nuovo Trionfo ho rilevato la sezione
trasversale. Si è potuto farlo solo ora dopo aver
demolito gli arredi e liberato gli spazi interni. Il
confronto fra la sezione fuori fasciame rilevata con il
laser-scan nel 2012 e quella attuale interna è stato
molto soddisfacente, unica difformità (da approfondire
ulteriormente) è nella parte alta della banda
sull'altezza del trincarino o sfrisetto, dovuta forse
alle differenti deformazioni subite dallo scafo nei due
alaggi.
30 3
2016. Dopo aver parzialmente liberato la stiva
dall'arredamento si è potuto ispezionare il paramezzale,
che risulta marcio in più punti. Si è deciso quindi di
di proseguire questa opera di pulizia in modo da
toglierlo e sostituirlo con uno nuovo. Il paramezzale
nei trabaccoli è un trave di grosse dimensioni, in
questo caso 26x26 centimetri, che rappresenta una
importante parte strutturale dello scafo irrigidendolo
longitudinalmente. Inoltre funge anche da scassa per gli
alberi.
Luca Casaril mostra lo stato di
degrado del paramezzale. (Le foto sono
mie e di Michela Scibilia)
La putrefazione del legno è causata,
oltre che dall'età dello scafo, soprattutto dalla
mancanza di circolazione dell'aria negli anfratti degli
arredi interni.
Sistemazione degli interni
L'ultimo impiego del Nuovo
Trionfo era di navigazione charter, quindi la
disposizione degli interni era orientata ad avere più
camere distinte possibili, bagni compresi. oltre
all'alloggio del comandante. Questo aveva portato ad una
fitta compartimentazione che non lasciava modo di
accedere allo scafo.
Interno del trabaccolo
Giovanni Pascoli conservato al Museo di Cesenatico, a
mio parere, ecco come dovrebbe essere ripulito l'interno
del Nuovo Trionfo. Bisognerebbe lasciare solo un tavolo
centrale con lati ribaltabili, delle panche a murata
trasformabili in cuccette, un tavolo da carteggio con
quadro elettrico e radio a destra subito ai piedi della
scaletta, e una cucina a sinistra, come buona tradizione
marinara. Fare passare tutti gli impianti a murata,
identificare con chiarezza la posizione delle prese a
mare. Bisognerebbe anche fare un disegno tecnico delle
disposizioni per poi passare alla fase pratica
Il giorno 25 febbraio 2016 si
è deciso di portare il trabaccolo al cantiere Casaril
per la pulitura della carena e il controllo della
deformazione del paramezzale.
Come buona tradizione solo
Ermanno Ervas puo riuscire a rianimare il motore
Dopo parecchi tentativi e
smontaggio e rimontaggio del motorino d'avviamento il
motore è partito con una densa nube di fumo
Foto Michela Scibilia
Equipaggio: Massimo Gin,
Walter dei Rossi, Ermanno Ervas e il sottoscritto
Come carburante vari tipi di grappe e ginseng
Il corretto posizionamento
dei vasi è controllato con due cime, dette maistre,
sulle quali sono posizionati simmetricamente alcuni
nodi. Quando questi sono posizionati alla stessa
distanza rispetto allo scafo significa che i vasi sono
esattamente al centro della chiglia.
Sul più bello, quando lo
scafo era ormai quasi tutto fuor d'acqua, il gambetto
solidale con la pastecca si è spezzato di netto, facendo
scivolare il Nuovo Trionfo in acqua. Costringendoci a
rifare tutto daccapo.
Dopo il primo tentativo
abortito, riparata la pastecca, il trabaccolo è stato
alato con successo.
Tutte le operazioni sono
state rese ancora più difficili dalla corrente di marea
laterale e dal terribile moto ondoso causato dalle
barche che navigavano nello specchio acqueo antistante.
In special modo le linee circolari di ACTV sparate a
tutta velocità. Ovviamente controlli zero.
Finalmente lo scafo riposa
sui vasi interamente fuori dall'acqua.
Il problema più rilevante da
risolvere è quello delle placche di rinforzo poste ai
lati del paramezzale notevolmente corrose. Furono messe
per contrastare almeno parzialmente l'inarcamento della
chiglia.
l'inarcamento della chiglia
che ammontava a 30 cm nel 2011.
Al momento lo scafo è
ingombro di cose e arredi lasciati dal precedente
proprietario che lo usava per charter.
A mio parere per
ispezionare correttamente lo scafo dall'interno
bisognerebbe svuotarlo di ogni arredo lasciando solo
quelli strettamente necessari.
Non solo ma i rimanenti
dovrebbero essere amovibili e facilmente ispezionabili
in caso di emergenza. Inoltre si eviterebbero punti di
ristagno di acqua e umidità che provocano marciume e
muffe. Per il resto vale la regola aurea: in barca
quello che non c'è non si rompe.