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 Barche e navi da parata

 
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Bissone
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Navi tradizionali
Vaporetti e barche attuali

 

 Bissone

Bissona "Cavalli"

Antica imbarcazione veneziana da parata, vogata da otto rematori in costume, fastosamente addobbata con sculture e intagli dorati secondo un tema allegorico. Era utilizzata per sfilare o accogliere personaggi importanti. Tuttora dieci di queste imbarcazioni, ricostruite, da Giovanni Giuponi formano il corteo acqueo durante la Regata Storica.

Vai a: disegni di bissone

The Bissóna is an ancient Venetian ceremonial boat, rowed by eight oarsmen in costume, lavishly decorated with allegorical sculptures and gold-plated carving. It was used in parades or to welcome important people. Ten of these boats, reconstructions built by Giovanni Giuponi, still form the canal procession during the Regata Storica.

 

Bissona "Geografia"                     Bissona "Serenissima"

Bissona "Veneziana"

 Peote, pedote e peatoni

Peota Savoia vista di fronte

Imbarcazione da parata e diporto per passeggeri di rango elevato, condotta da otto vogatori.

Era dotata di cabina o tiemo centrale per la protezione degli ospiti, decorata come lo scafo e l'equipaggio, a tema e più o meno sfarzosamente secondo il ceto sociale dei proprietari.

Si usava per gite in laguna, per assistere alle regate, per accogliere ospiti illustri e per seguire le cerimonie dogali che si svolgevano sull’acqua.

Vai alla pagina della Peota Savoia

This was a ceremonial boat also used as a pleasure boat for high-ranking passengers, rowed by eight oarsmen. It had a central cabin, tiemo, to shelter the guests, which was decorated with the same theme as the hull and the crew, more or less gaudily depending on the social class of the owners. It was used for trips on the lagoon, to see the regattas, to welcome illustrious guests and to follow the ceremonies of the doge.

Peota Savoia

Ceremonial boat built in 1730 made to the order of Carlo Emanuele III di Savoia, King of Sardinia, in a boatyard on Burano; it was then transported together with a number of gondolas upstream along the river Po to the castle of Valentino di Torino,  for the enjoyment of the royal family. Kept at the Museo Civico di Palazzo Madama in Turin, it is now awaiting restoration by the company Nicola Restauri in Aramengo, Piedmont.

Main dimensions:

hull length               approx.  15,57 m

beam                      approx.  2,8 m

depth                      approx.  0,96 m

number of oarsmen   8

 
 
 Bucintori

Il Bucintoro settecentesco durante la cerimonia dello Sposalizio del mare presso il Forte di S. Andrea. Museo Storico Navale di Venezia. The eighteenth century bucintoro during the ceremony of the Wedding of the Sea at Forte di S. Andrea. Venice Museum of Naval History.

Bucintoro quattrocentesco tratto dalla pianta di Venezia di Jacopo de Barbari. Fifteenth century bucintoro from the view of Venice by Jacopo de Barbari.

La più ricca tra le imbarcazioni da parata veneziane, utilizzata dal Doge e dalle massime cariche dello Stato per partecipare alle cerimonie ufficiali come lo “sposalizio del mare” o per accogliere re e ambasciatori stranieri.

Più che di bucintoro bisogna parlare di bucintori al plurale, dati i numerosi scafi che si sono succeduti nel corso dei secoli: da quello costruito nel 1449, sotto il doge Francesco Foscari, che però non fu il primo visto che fu fatto: mazzor di quello che era l’altro. Ve ne fu un’altro varato nel 1526, rimpiazzato a sua volta, nel 1606 da un nuovo esemplare sotto il doge Leonardo Donà. L’ultimo bucintoro fu varato 12 gennaio 1728, sotto il dogato di Alvise Mocenigo e finì distrutto dagli occupanti francesi alla caduta della Serenissima Repubblica.

Di tutti questi scafi non rimangono che poche immagini, alcuni modelli e frammenti di dubbia attribuzione, e, come per tutte le barche e navi nessun disegno tecnico; anche i bucintori, infatti, era costruiti solo con l’uso dei sesti andati perduti.

Tutti gli scafi di cui abbiamo notizia erano caratterizzati da una struttura a due ponti, l’inferiore per i vogatori e il superiore per i passeggeri, il tutto decorato nella maniera più sfarzosa possibile con dipinti, intagli, intarsi e sculture fra cui troneggiava a prua Venezia nelle vesti di “giustizia” con spada e bilancia.

Le dimensioni dell’ultimo bucintoro erano:

Lunghezza in colomba (chiglia) 100 piedi veneti pari a 34,8 m, larghezza e. f. 21 piedi veneti pari a 7,30 m

La sala principale ricoperta dal tiemo grande era lunga 22,6 m, quella piccola riservato al Doge 8,51 m.

C’erano 21 portelli per lato, da cui fuoriuscivano i remi lunghi 32 pv (10,80 m) mossi ognuno da quattro arsenalotti.

Articolo su: Arte navale, agosto-settembre 2000. Gilberto Penzo, La reggia sulle acque,

Ricostruzioni del Bucintoro del Terzo Millennio

Modelli bucintoro, Progetti bucintoro. Foto Modello Museo Storico navale

Vista laterale frontale e poppiera del modello di Bucintoro conservato al Museo Storico Navale di Venezia.

Vista laterale, sezione e pianta del Bucintoro secentesco, e lo stesso rimorchiato da due galee fuori dal porto di Venezia, immagine tratta dal manoscritto A voyage into the Mediterranean Seas, di E. Dummer del 1685, British Library, King's mss. 40.

Side view, section and plan view of the seventeenth century bucintoro; the bucintoro being towed by two galleys. Taken from the manuscript A voyage into the Mediterranean Seas, by E. Dummer 1685, British Library, King's mss. 40.

Il Bucintoro nella sua tesa prima dell'arrivo dei soldati francesi, assieme ad una felucca e ad un caichio dorato. Pianta dell'abate Maffioletti, Museo Storico Navale di Venezia. The bucintoro in its tesa (yard), together with a felucca and a guilded caicho, before the arrival of French soldiers. Drawing by the Abbot Maffioletti, Venice Museum of Naval History.
Lo stesso dopo la spogliazione delle decorazioni ad opera dei soldati di Napoleone. Pianta dell'abate Maffioletti, Museo Storico Navale di Venezia.

The bucintoro after being stripped of its decorations by Napoleon's soldiers. Drawing by the Abbot Maffioletti, Venice Museum of Naval History.

The most magnificent vessel of Venetian ceremonies, the bucintoro was used by the doge and the highest offices of the State to participate in official ceremonies such as the 'wedding with the sea' or to welcome foreign kings and ambassadors.

It would be more correct to use the plural term 'bucintori' rather than the singular 'bucintoro' given the number of boats over the centuries that have been given the name: from the one built in 1449 under the doge Francesco Foscari, which, however, was not the first as it was made 'larger than the original'. Another was launched in 1526, replaced in turn in 1606 by a new type under doge Leonardo Donà. The last bucintoro was launched on the 12th January 1728 under the doge Alvise Mocenigo and was destroyed by French soldiers at the fall of the Most Serene Republic.

Of all these vessels all that remains are a few pictures, some models and a few fragments of dubious authenticity, and, as is the case for all boats and ships, there are no technical drawings. In fact even the bucintori were built using sesti (templates) which were lost.

Each of the vessels we know about was characterized by a two-deck structure, the lower deck for the oarsmen and the upper deck for the passengers, the whole boat decorated in the most gaudy way possible with paintings, carvings and sculptures including, at the bow, the figure of Venice with sword and scales.

The dimensions of the last bucintoro were:

Keel length 100 Venetian feet ( 34.8 m), beam 21 Venetian feet 7.30 m

The main hall covered by the tiemo was 22.6 m long while the smaller one reserved for the doge was 8.51 m long.

There were 21 hatches on each side from where the oars (10.8 m long) extended. Each oar was rowed by four men from the Arsenal 

: penzo.gilberto